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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Pagani

"Jamm Jamm": maxi-operazione contro il gioco d'azzardo online, 57 nei guai

Gli uomini della Guardia di Finanza, diretti dalla Procura di Salerno-Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito misure cautelari coercitive, perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale ed estero

Nuova importante operazione della Guardia di Finanza, diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia e denominata “Jamm Jamm”, contro il gioco d’azzardo online. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sgominato un’associazione per delinquere dedita all’organizzazione e alla raccolta illegale a distanza di gioco d’azzardo online diffusa sul territorio nazionale ed estero. I dettagli dell’operazione, che ha fatto scattare diverse misure cautelari coercitive, sequestri e perquisizioni, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa negli uffici del Procuratore Corrado Lembo. In particolare, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), disposte  dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Salerno, nei confronti di un sodalizio criminale organizzato con sede operativa nell’agro nocerino sarnese, operante sul territorio nazionale ed in particolare, oltre che in Campania, in Basilicata e Calabria, dedito alla gestione e all’ amministrazione in generale dei giochi on-line con piattaforme illegali di siti web esteri abusivamente attive in Italia in assenza della autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. 

La complessa ed articolata organizzazione criminale è riconducibile alla famiglia dei Contaldo di Pagani detti "i caccaviello".Il principale promotore, Antonio Contaldo, classe ’66, insieme ai suoi fratelli, figli e familiari gestiva diverse piattaforme e canali "on-line" per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie. A tal fine si è giovato di collaborazioni con altre organizzazioni attive sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di Potenza e con affiliati a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai provvedimenti emessi dall’A.G. di Salerno. Per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco, Contaldo si rivolgeva a personaggi affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della valle dell’Irno, nonché a pluripregiudicati con provata esperienza nel settore dei giochi on-line. I siti di gioco erano alterati in modo da rendere impossibile per il giocatore effettuare vincite apprezzabili. 

 

La rete dei punti gioco nella provincia di Salerno coinvolgeva esercizi commerciali di Pagani, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sant’Egidio del Monte Albino. Le operazioni hanno interessato anche persone residenti a Potenza, Cirò Marina e Favara, nonché una già detenuto a Frosinone, con la collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza, Crotone ed Agrigento.  Le proiezioni internazionali dell’organizzazione spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al Montenegro. I Contaldo hanno ottenuto supporto da diversi esercenti commerciali che “ospitavano” le piattaforme di gioco e di raccolta delle scommesse al fine di renderle fruibili al pubblico agevolando così i fini dell’organizzazione e assicurando cospicui profitti illeciti. I Contaldo impiegavano tali profitti, oltre che per continuare ad alimentare i loro progetti, anche per investimenti commerciali. In particolare è stato accertata la riconducibilità e la presenza di investimenti illeciti nel disco bar “Jamm Jamm” di San Valentino Torio, sequestrato dal Tribunale di Salerno. Oltre all’ arresto dei principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni che venivano reinvestiti  e di quelli con i quali venivano perpetrati i reati contestati, sono state eseguite complessivamente 59 perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi investigativia carico degli altri indagati.

In totale gli indagati sono 64, dei quali 57 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line, mentre altri  rispondono di diversi reati: oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica,accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professionesanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio. Sequestrate, infine, 23 attività commerciali - tra cui uno studio dentistico abusivo - e beni mobili registrati. Sono stati anche posti sotto sequestro ed oscurati 11 siti internet illegali, avvalendosi degli  specialisti del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza.

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