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Cronaca Agropoli

Sanità, l'ospedale di Agropoli diventerà un "Psaut"

Il presidio ospedaliero diventerà un Psaut con tanto di postazione per le emergenze 118: il comune di Agropoli pronto al ricorso al Tar

Destino segnato per l'ospedale di Agropoli, che chiuderà le porte ai nuovi ricoveri dal prossimo 2 aprile mentre, entro il 15 aprile, per decisione dell'Asl Salerno, dovranno essere dimessi tutti i pazienti. Tuttavia, secondo quanto si è appreso, dal 16 aprile all’ospedale sarò attivo un Psaut con la presenza h24 di due dirigenti medici più un rianimatore, tre ambulanze per il trasporto 118, delle quali una con rianimatore a bordo, medicalizzata con medico a bordo e una con infermiere e autista soccorritore.

Il Psaut non è un vero e proprio pronto soccorso: si tratta infatti di un presidio volto a trattare le patologie meno complesse e stabilizzare i pazienti per poi trasferirli in altre strutture ospedaliere. Il presidio rimarrà attivo anche dopo la riconversione della struttura, come previsto dal decreto 49 del 2010, in un centro ambulatoriale ad indirizzo oncologico e residenziale per cure palliative (hospice).

Intanto, il comune di Agropoli ha reso noto che è stato dato incarico ad un legale di impugnare davanti al Tar il provvedimento del direttore generale dell’Asl Salerno, mentre della vicenda è stato informato anche il prefetto. "Non può essere ancora una volta il nostro territorio a pagare – ha detto il sindaco Franco Alfieri – Abbiamo atteso oltre 30 anni per l’apertura, ma già dal giorno dopo il taglio del nastro abbiamo vissuto l’incubo di una repentina chiusura e in questi ultimi anni ci siamo battuti per difendere la struttura ospedaliera. E’ un gravissimo atto di ingiustizia sociale, un’umiliazione per un intero comprensorio, che infliggerà una ferita mortale a questa comunità non solo in termini di salute, ma anche economici e turistici. Anche questa volta, i soliti noti, non hanno perso occasione per sparare a zero e denigrare l’operato di chi si spende quotidianamente per il bene della comunità".

La decisione di chiudere il presidio ospedaliero di Agropoli aveva scatenato, nei giorni scorsi, un acceso dibattito: diversi esponenti politici a livello provinciale e regionale avevano manifestato il proprio dissenso, così come avevano fatto Franco Alfieri e Costabile Spinelli, rispettivamente sindaco di Agropoli e di Castellabate. Anche Pierluigi Caroccia, il giovane di Capaccio che, bagnino, aveva rischiato la vita per salvare due bambine, si è schierato apertamente contro la decisione di chiudere l'ospedale, che si appresta quindi a diventare un presidio del 118.

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