"I medici hanno salvato mia figlia, il parto a 28 settimane": la storia della piccola Letizia
La signora Marianna Langella e il marito Orazio Maisto raccontano il miracolo della vita. La loro testimonianza comincia e finisce con un "grazie gigante" al reparto di Terapia Intensiva Neonatale ed ostretrica dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore
La signora Marianna Langella e il marito Orazio Maisto raccontano il miracolo della vita. La loro testimonianza, che comincia e finisce con un "grazie gigante" al reparto di Terapia Intensiva Neonatale ed ostretrica dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, svela il drammatico conto alla rovescia e le prime ore di vita della piccola Letizia, che adesso è fuori pericolo.
Il racconto
"Ho partorito a 28 settimane e sei giorni con rottura di membrane "sacco" a 24 settimane - dice la signora Marianna - . Il reparto di ostetricia dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore con tutti i medici ha cercato di risolvere la situazione: in primis il dottore Vitagliano, poi il collega Morrone e la dottoressa Sica che ha operato senza esitazione al compimento della ventottesima settimana. Mia figlia, infatti, stava andando in sofferenza e ha avuto 2 trasfusioni di sangue".
I rischi
"La situazione era complessa perché bisognava prendere una decisione delicatissima: interrompere la gravidanza per evitare il rischio di una infezione oppure proseguire - dice la neo mamma - io ho contuinuato a darmi forza perchè volevo la mia bambina anche se poteva essere disabile. Ho preferito rischiare e alla fine è nata il 3 giugno alle ore 11.15. Cosí inizia la nostra storia: mio marito sempre presente al mio fianco".
L'odissea
Dopo un paio di giorni la bimba ha manifestato una forte infezione che avrebbe "potuto portare alla morte. Ore e giorni di paura, poi finalmente la buona notizia del "fuori pericolo". Adesso è in culletta e tra pochi giorni a casa. Ringrazio con tutto il cuore la Tin (Terapia intensiva neonatale) e l'ostetricia dell'ospedale Umberto I di Nocera inferiore e anche tutti i medici e gli infermieri della Tin che per me sono stati come una famiglia.
Il precedente
"Ho già avuto un parto simile alla 27esima settimana e per me è un onore parlare anche dell'ospedale di Salerno - dice la signora Mariana Langella -. Un grande bacio al dottore Petta e a tutta la Tin del Ruggi, a San Leonardo".