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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Polla

Covid e ferie: grave carenza di personale al distretto 72, la denuncia della Uil Fp

Allarmante, quanto accaduto il 10 luglio, presso la postazione di Padula, "declassata impropriamente a postazione infermieristica": alle ore 23.30 circa è stata portata al SAUT una ragazza priva di coscienza e sotto l’effetto di eroina autosomministrata, come riferito dal giovane che l’aveva lasciata davanti alla struttura. Ecco cosa è accaduto

L'aumento dei contagi Covid-19 e le ferie hanno accentuato i disservizi legati alla cronica carenza di personale sanitario nel distretto 72, a Sud di Salerno. A denunciarlo, la Uil Fpl che accende i riflettori sui disagi nell'assistenza d'emergenza nel Vallo di Diano. “Si palesa il ping pong tra Distretto Sanitario e UOC Emergenza e COT 118 per conflitto di gestione dell’organizzazione del personale e dei mezzi deputati all’assistenza distrettuale – scrivono dal sindacato -. Il Distretto Sanitario ha competenza di turnistica e non di organizzazione del servizio o movimentazione dei mezzi di soccorso, l’UOC di Emergenza e COT 118 ha pertinenza sull’organizzazione e sui mezzi di soccorso ma non vuole saperne di turni, omettendo persino di firmare, ad esempio, i turni degli infermieri. In teoria la COT 118 è direttamente investita, come istituzione, della gestione del soccorso, della movimentazione e l’eventuale delocalizzazione se necessaria dei mezzi di soccorso. Per assicurare l’assistenza, quindi, anziché assumersi le responsabilità del servizio tende a delegare rifugiandosi in non decisioni, sovente incongruenti sulla pianificazione del servizio del personale e della gestione dei mezzi a fini assistenziali. Ovviamente così proposto il servizio registra uno scollamento tra i turni del personale, attività assistenziale e movimentazione dei mezzi di soccorso. Dunque, non c’è coerenza nel proporre un progetto assistenziale efficace rimodulabile all’occorrenza. La COT, gestita da Nocera, non si cura delle sopraggiunte esigenze di delocalizzazione di mezzi e di personale necessario all’assistenza perché non ha contezza del territorio e delle richieste di assistenza locale". Il Distretto Sanitario che redige i turni di servizio, dunque, sarebbe impedito dallo sbarramento dell’UOC di E/U e COT 118, a progettare un’assistenza adeguata al proprio territorio, con un danno all’utenza che usufruirebbe, solo in teoria, di un servizio di assistenza malgestito.

La nota

Il sindacato ha messo in luce le condizioni attuali del Distretto 72 che versa in una situazione assistenziale “iniqua, inefficace, sterile e inconcludente” con un’ambulanza medicalizzata con anestesista a Sant’Arsenio, a ridosso dell’ospedale di Polla, un’ambulanza medicalizzata a Teggiano a circa 10 minuti dal Pronto Soccorso, un’ambulanza infermieristica a Sala Consilina, un’ambulanza medicalizzata a Padula a oltre 30 chilometri e almeno 20 minuti di percorrenza dal Pronto Soccorso e un’ambulanza infermieristica a Sanza ad oltre 40 minuti dal Polla. “Con il personale medico contagiato non si riesce sempre a garantire la presenza del medico per tutti i turni – prosegue la Uil Fpl -. Risulta che l’1 luglio si è verificato un mancato smonto; il 10 luglio è stata interpellata la COT di Vallo della Lucania per segnalare la mancanza del medico nel turno di notte presso la postazione di Padula e all’infermiera di turno, in COT, è stato chiesto del medico di centrale per pianificare il turno ed assicurare la presenza di personale di emergenza a sud del territorio, essendo notevole la distanza dal Pronto Soccorso. 

Il fatto

In particolare, il 10 luglio, presso la postazione di Padula, "declassata impropriamente a postazione infermieristica, alle ore 23.30 circa è stata portata al SAUT una ragazza priva di coscienza e sotto l’effetto di eroina autosomministrata, come riferito dal giovane che l’aveva lasciata davanti alla struttura. L’infermiera di turno, immediatamente, si è messa in contatto con la COT, per eventuale atto medico delegato, considerata la gravità dell’evento e per richiedere l’intervento di una medicalizzata. Il medico di COT non solo non ha supportato l’infermiera attraverso atto medico delegato ma, evidentemente, ignaro delle linee guida AHA 2015, che in particolari condizioni autorizzano la somministrazione del naloxone anche ai laici, ha messo a rischio la vita della paziente e il coinvolgimento legale dell’infermiera 118. Trascorsi circa 20 minuti, l’ambulanza medicalizzata non era ancora arrivata e l’infermiera ha dovuto ricontattare la COT per sollecitare: le è stato risposto che si stava allertando Teggiano. L’ambulanza è giunta sul posto dopo circa mezz’ora per prendere in carico la paziente che nel frattempo si stava lentamente riprendendo. Appresa la notizia dell’evento, il direttore del Distretto ha informato il direttore della UOC Emergenza e COT 118 della necessità del medico presso la postazione di Padula, indicando lo spostamento della CMR. Come consuetudine il direttore non si è curato di rispondere, lasciando scorrere il tempo nella speranza che nulla succeda e ‘passi la nottata", scrivono dalla Uil. Una situazione delicata che merita, dunque, immediata attenzione.

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