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Cronaca

Ospedale Ruggi, la denuncia di Giancarlo: "Mesi di attesa per un intervento al cuore"

Giancarlo Sorrentino, affetto da stenosi aortica, si è rivolto ad un'altra struttura del territorio campano per il delicato intervento. "Ad oggi nessuno ancora mi ha chiamato dal Ruggi"

"Ad oggi sono ancora in attesa di una chiamata dal dipartimento di  Cardiochirurgia d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi". È quanto afferma Giancarlo Sorrentino, 67enne salernitano che ha voluto raccontare la vicenda di cui è stato protagonista e che lo ha visto sottoporsi ad un intervento per una stenosi aortica severa. 

La storia

Il tutto inizia nel luglio 2022, quando Giancarlo si sottopone alla visita di routine al cuore. In quell'occasione al 67enne viene refertata, presso una struttura convenzionata di Salerno, una stenosi aortica severa tanto che il professionista consiglia "consulenza cardiochirurgica per eventuale intervento”. Pochi giorni dopo, Giancarlo prenota una visita con il direttore di Cardiochirurgia d’Urgenza dell'ospedale Ruggi di Salerno: "Durante la visita - scrive - che fatico a definire tale in quanto il dottore legge semplicemnte il referto che gli presento, mi viene solo detto che devo sottopormi ad intervento chirurgico e mi viene chiesto quale protesi preferisca, se quella meccanica o quella biologica". Al termine della visita il 67enne provvede a prenotare l'intervento chirurgico. "L'assistente - scrive ancora Giancarlo - annota i miei recapiti e mi dice che la lista d’attesa è lunga per cui difficilmente  l’intervento potrà essere programmato entro ottobre". Qualche giorno dopo Giancarlo, non convinto della diagnosi, prenota un'altra visita presso la clinica Montevergine di Mercogliano, noto per essere "una eccellenza nel campo della cardiochirurgia". Confermata la stenosi aortica, i medici dell'ospedale consigliano l'intervento chirurgico a Giancarlo. L'iter, in questo caso, è molto più breve, tanto che, fra prericovero ed un rinvio per motivi familiari, Giancarlo fissa l'intervento per il 16 settembre. "Non racconto l’intervento e la successiva fase post-operatoria e riabilitativa,  ma posso solo dire che, almeno secondo il mio parere di paziente, ho trovato tutto il personale (medico, paramedico ed anche amministrativo) tollerante, preparato e disponibile che mi ha assistito nel migliore dei modi fino al giorno delle dimissioni ed anche oltre, il tutto con una spesa totale di 102 euro". Il problema, secondo Giancarlo, è un altro: "Ad oggi sono ancora in attesa di una chiamata dal dipartimento di  Cardiochirurgia d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno per concordare la data dell’intervento".

"Regolamento particolare"

"Nel frattempo - conclude Giancarlo - un cardiologo salernitano al quale mi sono rivolto per l’assistenza ed al quale ho raccontato tutto ciò che ho fin qui relazionato, mi ha candidamente  detto che a Salerno vige un 'regolamento tutto particolare' per le liste di attesa e che un modo per poterle superare è quello di recarsi al pronto soccorso con una presunta urgenza e di farsi ricoverare: l’intervento sarà una conseguenza ovvia con buona pace di chi sta in fila e non vorrebbe diventare egli stesso emergenza. Rispetto tutto e tutti, ma qui si parla di patologie che hanno un forte impatto, per cui un primo approccio un po’ meno formale o una telefonata che avvisa il paziente che i tempi si allungano e che quindi è ipotizzabile rivolgersi dove gli stessi sono più contenuti, potrebbe risparmiare qualche vita e potrebbe contribuire a migliorare il rapporto (oggi precario) che i cittadini hanno con le istituzioni, sanità compresa".

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