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Cronaca Scafati

Cesareo fuorilegge, muore un neonato: nei guai un ginecologo

L’uomo - riporta Il Mattino - avrebbe falsificato la sottoscrizione per un intervento non richiesto e pericoloso per una paziente, attestando una patologia che in realtà non c’era

Un medico del reparto di Ostetricia dell’ospedale Mauro Scarlato di Scafati è finito nel mirino della Procura con l’accusa di falso materiale e ideologico, per una vicenda datata agosto 2010. L’uomo - riporta Il Mattino - avrebbe falsificato la sottoscrizione per un intervento non richiesto e pericoloso per una paziente, attestando una patologia che in realtà non c’era. Tutto iniziò durante la gestazione di una 37enne di Pagani, incinta del secondo figlio e sottoposta a un taglio cesareo. Dopo l’intervento la saluto del neonato si aggravò, tanto da disporre un ricovero prima all’ospedale di Caserta e poi al reparto Tin di Nocera Inferiore dove poi il bimbo morì.

Dì li la denuncia ai carabinieri e alla Procura, che contestarono subito al medico la scelta di anticipare il cesareo, senza che ne “sussistessero adeguate indicazioni, condizionando l’insorgere del distress respiratorio, rilevatosi letale”. Inizialmente il gip prosciolse il medico rimandando gli atti al pm, riscontrando anomalie nelle firme al consenso sottoscritto e inserite in un documento allagato alla cartella clinica della donna. Quest’ultima “non aveva mai lamentato dolenzia durante la gravidanza. Il cesareo era stato programmato dal ginecologo senza alcuna urgenza”. Per questo la Procura parla di “grossolana certificazione” nell’analisi della cartella della paziente, che non sarebbe stata informata nel modo giusto sui rischi legati a un parto prematuro, né sulla necessità dell’operazione.

La richiesta di dare inizio al processo è al vaglio del gip.

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