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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale di Vallo fuori dalla Rete Oncologica Regionale: l'ira del Nursid

Le motivazioni che hanno determinato tale depauperamento rimangono per lo più oscure, anche se riconducibili a due ben determinate fattispecie: o la struttura non ha fatto richiesta di partecipazione alla Rete Oncologica o è stata esclusa a seguito delle valutazioni effettuate

“Il comprensorio del DEA di I Livello Vallo della Lucania – Agropoli, ma più in generale quello dell’intero Cilento e Vallo di Diano, a cui si riferiscono per l’offerta di salute, a seguito dell’esclusione dello stesso dalla rete oncologica regionale, per determinate classi di intervento, si vede ancora una volta depredare di servizi essenziali che dovrebbero caratterizzare l’offerta di salute che un ospedale pubblico debba fornire all’utenza che ad esso fa riferimento”.Lo denuncia, in una nota, il segretario generale del sindacato Nursind Biagio Tomasco in merito all’esclusione dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dalla Rete Oncologica.

Le criticità 

“Ai sensi della DGRC n. 272 del 07 giugno 2022, attuativa della DGRC 477 del 04 novembre 2021 – prosegue – l’ospedale di Vallo della Lucania si è visto sottrarre tutte quelle attività riconducibili ai tumori della mammella, del colon, del retto e del pancreas, mantenendo unicamente, e per fortuna, solo quelli della cervice uterina, dell’ovaio e dell’endometrio”. Le motivazioni che hanno determinato tale depauperamento rimangono per lo più oscure, anche se riconducibili a due ben determinate fattispecie: o la struttura non ha fatto richiesta di partecipazione alla Rete Oncologica o è stata esclusa a seguito delle valutazioni effettuate.

"Nel primo caso – aggiunge la Nursind – da indagini effettuate, ci risulta che il direttore della UOC di Chirurgia Generale del presidio ospedaliero di Vallo della Lucania abbia ottemperato a quanto richiesto, per cui non si comprende come mai tale esclusione sia diventata operativa. Nel secondo caso, se tale esclusione sia stata effettuata sulla scorta di analisi prospettiche effettuate dalla Direzione Generale Tutela per la Salute e Coordinamento del SSR – UOD 04, con il supporto del Gruppo Tecnico di Lavoro, a cui rimane in capo la valutazione annuale e quella finale sia dei volumi effettuati che del rispetto degli standard qualitativi richiesti, non si comprende come mai il ‘San Luca’ di Vallo della Lucania sia rimasto tagliato fuori dagli assets sopra menzionati, nonostante altri ospedali presentavano, e presentano, numeri inferiori a quelli dell’ospedale di Vallo stesso. Oltre a ciò, si assiste ad uno sbilanciamento abbastanza evidente nei confronti dell’offerta privata, a scapito del servizio pubblico in quanto in ben due cliniche private convenzionate del territorio salernitano venga garantita l’assistenza su tutte le patologie oncologiche che, al contrario, nel servizio pubblico vengono garantite in maniera frammentata e a macchia di leopardo su tutto il territorio della provincia di Salerno, costringendo il cittadino che non voglia far ricorso all’offerta privata a lunghi ed estenuanti spostamenti. Pertanto– conclude – in forza di quanto esposto chiediamo di voler conoscere i dati di attività che hanno determinato la rettifica di quanto disposto in precedenza con il DCA 58/2019 della Regione Campania, oltre alla verifica di eventuali richieste di inserimento prodotte dal ‘San Luca’ di Vallo della Lucania ed eventualmente non recepite”. 

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