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Cronaca Pagani

Camorra e politica, il capitano Beraldo e i rapporti tra gli elementi del clan

L'ex capitano della tenenza di Pagani ha deposto per due ore nel processo "Criniera", che ricostruisce gli equilibri criminali a Pagani e i presunti rapporti con la classe politica di allora. La deposizione è durata circa due ore

E' durata circa due ore ieri mattina la deposizione dell'ex capitano dei carabinieri di Pagani, Marco Beraldo, valida per la seconda udienza del processo di camorra "Criniera", l'indagine che la Dda ha condotto ricostruendo quegli «equilibri criminali» creatisi dal 2008 in poi a Pagani e nell’Agro nocerino sarnese, con interessi del clan Fezza - Petrosino D'Auria nel settore dei trasporti di ortofrutta e in attività dell'amministrazione comunale. Insieme ai rapporti presunti con i politici, come l'ex sindaco Alberico Gambino (imputato ma di fatto già assolto per gli stessi fatti nel precedente processo "Linea d'Ombra"). Il carabiniere, raccontando la genesi della sua attività investigativa, è partito dalle intercettazioni in carcere, che avrebbero chiarito i rapporti e i ruoli interni al clan di Antonio Petrosino D'Auria. Il riferimento, al dettaglio, è stato con Vincenzo Confessore, all'epoca detenuto, con i "legami" tra familiari ed alcuni esponenti del clan Fezza per "soldi e comunicazioni", fino al tentativo di ottenere posti di lavoro per gli affiliati. "La Tempor - ha riferito Marco Beraldo - società interinale, inseriva al lavoro i ragazzi del gruppo nella Multiservice, società partecipata comunale. Ma era un riferimento di comodo, perchè l'impiego era nel Consorzio di Bacino Salerno 1. Poi c'era la seconda attività del comune, i parcheggi, finita nelle mire del gruppo". Le indagini dei carabinieri della tenenza di Pagani si servirono di intercettazioni, ma anche delle testimonianze dei pentiti. Un lavoro durato anni. "Fu Tommaso Fezza - ha proseguito il militare - a dire in un'intercettazione a non esporsi e di scegliere qualcuno per i voti. Poi fecero anche una cooperativa". Le indagini sul clan si concentrarono sui ruoli di quelli che oggi sono gli attuali imputati, con un passaggio anche al passato, con l'omicidio Venditti nel 2007 e il tentato omicidio di Fabrizio Ceruso. Episodi citati per sottolineare l'egemonia del gruppo criminale a Pagani. Per la prossima udienza, è prevista la deposizione del sottoufficiale della Dia, anch'essa coinvolta nell'attività investigativa insieme ai carabinieri

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