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Cronaca Pagani

Droga portata in carcere, no all'affidamento in prova per una 39enne

I difensori della donna avevano presentato ricorso dopo il rigetto del tribunale di sorveglianza di una richiesta di concessione degli arresti domiciliari

I fatti commessi, ritenuti particolarmente gravi, aggiunti ad una precedente condanna per armi, portano alla conferma del carcere da parte della Cassazione per una donna di 39 anni, di Pagani, finita in cella dopo aver tentato di introdurre mezzo chilo di droga nel carcere di Salerno, da consegnare al marito detenuto

La storia

I difensori della donna avevano presentato ricorso dopo il rigetto del tribunale di sorveglianza di una richiesta di concessione degli arresti domiciliari, a fronte di possibilità di un contratto, con contestuale rigetto di permesso di lavoro e di richiesta di semilibertà con affidamento ai servizi sociali. Le motivazioni ricostruiscono l’iter seguito dai giudici e ravvisano la necessità di un congruo periodo di osservazione in custodia, nonostante i difensori sottolineassero l’extrema ratio della cella e con essa il residuo di pena, su un totale di 5 anni, rimasto da scontare. In una fase precedente, la donna era stata condannata a 14 mesi per il possesso di un'arma modificata trovata in casa, durante le perquisizioni scattate dopo che la stessa fu bloccata in carcere con la droga. 

Incinta, prova a consegnare droga in carcere: la storia
 

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