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Cronaca Pagani

Arsenale in un garage a Pagani, i due "pusher" rischiano il processo

I due coinvolti nell'inchiesta Antimafia "Garibaldi", con le accuse del solo possesso e spaccio di stupefacenti rispetto al gruppo che invece avrebbe gestito un arsenale di armi, custodito in un garage

E' stato chiesto il processo per G.V. , coinvolto nell’inchiesta “Garibaldi”, concentrata su un deposito di droga e armi in un garage di Pagani: per il 30enne di San Valentino Torio il Riesame aveva confermato la misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Salerno. Per un paradosso, le posizioni di G.V. e M.R. , indagati per il solo reato di droga rispetto al deposito di armi e stupefacenti rinvenuto a Pagani, pur trattate dalla procura ordinaria, dopo lo stralcio dall’indagine Dda, restano quelle gravate dalla misura cautelare più restrittiva, entrambi in cella su disposizione del gip. E ora entrambi rischiano il dibattimento

L'indagine

La restante inchiesta, rimasta di competenza dell’antimafia, riguarda L.S. e G.D.A. , ritenuti elementi di spicco del gruppo, che hanno rinunciato al Riesame, con la conferma in automatico della custodia agli arresti domiciliari, N.A. , altra coinvolta finita in custodia presso la sua abitazione, P.A. , già finito ai domiciliari, già noto alle forze dell’ordine. L’operazione “Garibaldi” era scattata a metà ottobre scorso, con le misure cautelari eseguite per la base di droga e armi gestita da un gruppo di paganesi, in particolare eseguendo nove ordinanze di custodia cautelare, di cui sette agli arresti domiciliari e due in carcere. Il blitz genetico risale al 2019, con il ritrovamento di un arsenale di fuoco e di stupefacenti in via Garibaldi, a Pagani, e la successiva inchiesta ad individuare collegamenti al gruppo criminale dei Fezza, egemone nel quartiere Lamia. In carcere erano finiti solo M.R. , 30enne paganese accusato di spaccio ed evasione, e G.V. , accusato di spaccio. Il 30 maggio 2019, la finanza rinvenne in un garage in via Garibaldi un fucile mitragliatore Kalashnikov con silenziatore, un fucile a pompa, cinque pistole, quattro bombe a mano, oltre 500 cartucce di vario calibro, 20 chili di marijuana e dei bilancini di precisione, con gli approfondimenti affidati dalla Dda alla Finanza di Salerno.

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