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Cronaca Pagani

Tenta estorsione su Facebook: denunciato dalla Procura Antimafia

L'uomo, già con diversi precedenti e condanne per reati associativi, è stato denunciato dalla Dda per la tentata estorsione nei riguardi di un imprenditore. La conversazione registrata su Facebook acquisita mentre tentava di vendere una casa

Prima lo avrebbe invitato in casa sua, poi gli avrebbe spiegato anche il motivo, riconducibile alla vendita di un appartamento. Per il reato di tentata estorsione è stato denunciato dall’Antimafia il 61enne A.F. , ex sodale del disciolto clan di Sandro Contaldo. La Procura Antimafia gli contesta anche l’articolo 7, il metodo mafioso, che si sarebbe configurato nell’insistenza di F. verso un imprenditore di Pagani, attraverso una conversazione sul social Facebook. L’indagine è tutt’ora in corso, con gli inquirenti che hanno sequestrato computer e cellulare dell’uomo, al momento in carcere per aver violato più volte la misura degli arresti domiciliari. L’incontro tra i due non è mai avvenuto, ma il sostituto procuratore Giancarlo Russo ha aperto un fascicolo d’inchiesta, visti anche i precedenti di F.. Già condannato per reati di camorra, il 61enne fu arrestato – e poi condannato - nel 2015 per aver tentato un’estorsione nei confronti dei titolari di una scuola paritaria ed un negozio di giocattoli. Al giudice spiegò delle difficoltà economiche che attraversava, in conseguenza, pare, di quelle che erano state le conseguenze dopo la scomparsa del clan Contaldo. Con lui c'erano altre due persone, ma in entrambe le occasioni le estorsioni non ebbero esito positivo, in considerazione del rifiuto delle vittime e alle contestuali denunce che seguirono poi presso i carabinieri. Per entrambli gli episodi, scattarono condanne per tutti in primo e secondo grado

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