Operazioni inesistenti per frodare il fisco: a giudizio imprenditore a Pagani
Secondo le accuse, l'imputato avrebbe compiuto l’illecito tributario formando gli elementi passivi, all’interno delle dichiarazioni annuali per le imposte per l’anno 2013, derivanti da fatture per operazioni oggettivamente inesistenti
Affronterà il processo per l’accusa di aver predisposto false fatturazioni violando la legge in materia con il fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto R.T. , atteso dal giudizio davanti al giudice monocratico, con prima udienza fissata al 15 dicembre 2020. Secondo le accuse, l'imputato avrebbe compiuto l’illecito tributario formando gli elementi passivi, all’interno delle dichiarazioni annuali per le imposte per l’anno 2013, derivanti da fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.
Le accuse
Dalle documentazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, l’imputato avrebbe emesso le fatture tramite una società, con un separato procedimento penale in merito: in questo caso era accertata, dalle indagini della polizia giudiziaria della Guardia di finanza, una evasione per oltre 40mila euro conteggiati, ed Ires per oltre 5mila euro, con fatti commessi a Pagani alla data di presentazione della dichiarazione il 26 febbraio 2014.