Coltellate al fidanzato della sorella, la condanna è definitiva
L'uomo aveva impugnato la sentenza in Cassazione, contestando il mancato riconoscimento dell'attenuante della provocazione e delle generiche
Diventa definitiva la condanna per lesioni per un 31enne di Pagani, che a marzo 2017 ferì con un coltello il fidanzato della sorella. L'uomo aveva impugnato la sentenza in Cassazione, contestando il mancato riconoscimento dell'attenuante della provocazione e delle generiche.
La storia
Tra i due vi fu una lite precedente. Quel giorno, la vittima giunse nei pressi della casa della fidanzata. Il fratello di quest’ultima sopraggiunse poco dopo. Tra i due vi fu un veloce scambio di battute, poi l’imputato estrasse un coltello dalla tasca del giubbotto e colpì con due fendenti la vittima, che si girò su un lato per difendersi e attutire uno dei due colpi, procurandosi una ferita nella parte sottostante l’ascella sinistra. Per la Cassazione, che ha dichiarato il ricorso inammissibile, la motivazione legata al mancato riconoscimento dell'attenuante è stata «corretta ed esente da illogicità». La condanna in primo grado fu di 3 anni.