Lavori in casa fatti da un dipendente comunale: nuova assoluzione per Gambino

Arriva una nuova assoluzione per l’ex sindaco di Pagani e attuale consigliere regionale, Alberico Gambino. La Corte d’Appello di Salerno, nel pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Procura di Nocera Inferiore, ha assolto in secondo grado l’ex primo cittadino dal reato di concussione. Il procedimento era figlio di un’indagine più ampia, quella sul peculato partita nel 2005, finita in primo e secondo grado con una condanna e poi con un’assoluzione completa attraverso un nuovo processo deciso dalla Cassazione. Per la seconda accusa, interna all’indagine madre e dove Gambino era già stato assolto in primo grado, i giudici salernitani hanno ora confermato la sentenza anche in secondo.

Secondo l’ipotesi accusatoria, a Gambino veniva contestato di aver utilizzato il responsabile del cantiere della Multiservice, partecipata comunale, per la realizzazione di lavori in casa del suocero e di un altro parente. L’inchiesta che coinvolse il consigliere regionale con l’accusa di peculato contestava invece l’utilizzo della carta di credito del Comune per circa 30mila euro di spese. Comprese tra cene, trasferte e feste. Secondo le indagini condotte dalla procura nocerina e dalla Guardia di Finanza, quelle spese non avevano alcuna giustificazione. Ma per Gambino, tutto fu fatto nel rispetto della legge e non per questioni di natura personale. Dopo una prima condanna, giunse la conferma anche in Appello e poi, a seguire, la pronuncia della Cassazione. I giudici della Suprema corte disposero presso il tribunale di Napoli un nuovo processo, specificando che fu sbagliato giudicare colpevole Gambino ritenendo quale prova negativa la circostanza di aver fornito solo in un secondo momento, al Comune di Pagani, i giustificativi di quelle spese. Il nuovo processo portò ad un’assoluzione piena.