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Cronaca Pagani

Camorra e politica, assolto dopo 11 anni Gambino commosso: "La fine di un calvario"

Così ha esordito il legale dell'ex sindaco di Pagani, Giovanni Annunziata, nella conferenza stampa di questa mattina a seguito della sentenza di assoluzione piena nel processo "Criniera", il cui impianto accusatorio si fondava su intrecci tra imprenditori, classe politica - l'amministrazione retta dall'allora sindaco - e il clan a Pagani

"E' finito un calvario lungo 11 anni, possiamo urlarlo al cielo: Gambino non ha nulla a che fare con ambienti criminali". Così ha esordito il legale dell'ex sindaco di Pagani, Giovanni Annunziata, nella conferenza stampa di questa mattina a seguito della sentenza di assoluzione piena nel processo "Criniera", il cui impianto accusatorio si fondava su intrecci tra imprenditori, classe politica - l'amministrazione retta dall'allora sindaco Gambino - e il clan a Pagani

Il processo

"Criniera - ha spiegato Annunziata - era la seconda parte del processo Linea d'ombra, già definito con assoluzione per Gambino. Accuse pesanti, che però sono evaporate al sole. Una vicenda triste, tuttavia, durata 10 anni dove io e il collega Alessandro Diddi, con non poche difficoltà, abbiamo cercato di far venire fuori la verità. E cioè che Gambino nulla aveva a che fare con ambienti malavitosi. La sentenza odierna riguarda una seconda contestazione residuale, che secondo il Riesame meritava l'applicazione in carcere ma poi la Cassazione per fortuna annullò quel provvedimento senza rinvio. Gambino è una persona per bene e la criminalità organizzata l'ha combattuta. Credo che dopo 10 anni vada fatta una riflessione precisa, visto questo processo così lungo e due anni - tra domiciliari e carcere - di custodia cautelare, quando Gambino non era responsabile di niente. La necessità di un'indagine è una necessità istituzionale, però la vita di un politico è stata fortemente danneggiata e certe verità obbligano dopo 11 anni una persona di poter urlare al mondo la propria innocenza. Gambino - conclude il legale - ha sempre avuto profilo bassissimo. Solo oggi decidiamo di parlare pur avendo avuto una serie di sentenze positive, che non vanno commentate, così come le misure cautelari, che restano ipotesi accusatorie".

Gambino: "Io, persona per bene"

"Posso gridare - ha commentato l'ex sindaco e consigliere regionale Alberico Gambino - dopo 11 anni la mia innocenza e mi auguro che come me, lo possano fare tutti. Perchè se si è agito in buona fede, anche io mi sento più tranquillo e più sereno. C'è chi a qeulle accuse non ha mai creduto, parlo del popolo". L'ex sindaco ha ricordato alcune tappe che riguardarono quell'indagine: la nuova perquisizione alle 3 di notte nel dicembre 2014, la paura di essere arrestato di nuovo, le stesse contestazioni per le quali era stato assolto nel processo madre Linea d'ombra. "Volevo ritirarmi dalla politica dopo quel processo, ma mi dissero che dovevo andare avanti. Ricordo che qualche televisione invece di pensare al programma elettorale, quando mi ricandidai, pensava al fatto che io fossi tra gli impresentabili. Spero che chi ha fatto quello, restituisca oggi una dignità al sottoscritto e agli altri arrestati ingiustamente, così come a Pagani, città mortificata e martoriata".

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