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Cronaca Pagani

Pagani, rifiutò rapporto gratis e morì per una coltellata: condannati due giovani

Sono stati entrambi condannati i due giovani paganesi, Gennaro Avitabile e Luigi Femiano, per l’omicidio volontario di Gorizia Coppola

Sono stati entrambi condannati i due giovani paganesi, Gennaro Avitabile e Luigi Femiano, per l’omicidio volontario di Gorizia Coppola, la 44enne di Nocera Inferiore che si prostituiva per vivere. Per il primo, il gup Paolo Valiante ha deciso per 14 anni di carcere, mentre per il secondo la pena è stata di 16. La differenza è che il primo assistette all’omicidio, mentre Femiano, con una sola coltellata, ne fu materialmente l’autore. La sentenza è giunta nel tardo pomeriggio di ieri, al termine del rito abbreviato. Il pubblico ministero Gianpaolo Nuzzo aveva chiesto 14 anni per Avitabile, ragazzo di 24 anni, e 30 anni per Femiano, giovane di 19 anni. Per Avitabile è stato riconosciuto il "concorso anomalo", ovvero la circostanza di non poter prevedere l’omicidio. Erano assistiti dagli avvocati Bonaventura Carrara e Vincenzo Calabrese. Il fatto risale alla notte tra il 2 e il 3 maggio scorso, in via Mangioni a Pagani, nei pressi del mercato ortofrutticolo. I due ragazzi avevano proposto alla donna un rapporto sessuale senza però corrisponderle denaro. Lei si era rifiutata, costringendo i due - a bordo di una Citroen - a prendere la via di casa.

La coltellata e la fuga

Dopo 10 metri ritornarono dalla donna per spaventarla, proponendo nuovamente di consumare un rapporto sessuale senza pagare. Gorizia rifiutò nuovamente, lasciandosi probabilmente scappare anche qualche battuta. Fu allora che Femiano, ricevendo un coltello con una lama di 25 centimetri da Avitabile, colpì la donna nella regione del basso sterno. La 44enne morì dissanguata, nonostante i soccorsi. L’arma del delitto fu abbandonata e poi ritrovata in un giardino che costeggiava il convento di Sant’Anna, a Pagani. Le indagini si erano inizialmente concentrate su altre prostitute e trans che bazzicavano la zona. Nella giornata seguente, tuttavia, al 112 giunse la telefonata di uno dei due giovani che riferì nomi e circostanze del delitto, insieme al modello dell’auto utilizzata. La Procura di Nocera Inferiore, dopo aver sottoposto entrambi a fermo, interrogò i due ragazzi prima singolarmente per poi metterli a confronto, ottenendo la confessione. Le indagini si avvalsero anche di intercettazioni: i carabinieri ascoltarono dialogare alcune prostitute - una volta appresa la morte della donna - sul comportamento dei due giovanissimi e sulla loro insistenza e sfrontatezza, che aveva creato non poche grane in passato. Gli elementi raccolti nei confronti dei due furono decisivi prima per il Gip e per il Riesame poi, che ne confermarono la custodia in carcere. Quella sera Avitabile e Femiano erano usciti girando in auto, per poi recarsi alle spalle del mercato, dove pare fossero entrambi conosciuti per la loro aggressività.     

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