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Cronaca Pagani

Pagani, molestie a due allieve con sms: la procura chiede il giudizio immediato

L'indagato è un insegnante di musica popolare, raggiunto dalla richiesta della procura che ritiene di avere prove evidenti della sua colpevolezza. E' accusato di violenza sessuale, reato mai concretizzatosi stando alle indagini

Violenza sessuale non consumata nei riguardi di due allieve di 11 anni: la procura di Nocera Inferiore ha chiuso le indagini su di insegnante di musica, chiedendo al gip il giudizio immediato. Il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti ritiene di avere elementi forti nei confronti dell’uomo, un 62enne paganese direttore artistico di una scuola di balli popolari, tanto da chiederne il rito speciale che bypassa l’udienza preliminare. L’evidenza della prova viene formalizzata nel capo d’imputazione, violenza sessuale (nello specifico il comma 2, attribuito a chi induce a compiere o subire atti sessuali) aggravata dall’età delle presunte vittime, di 11 anni l’una. Il 62enne - secondo il ragionamento della procura - avrebbe abusato del suo ruolo di insegnante di musica, oltre che del rapporto di quotidiana frequentazione con le due allieve, inducendo entrambe a subire atti sessuali. Tuttavia, le presunte intenzioni del 62enne non si concretizzarono. L’indagine partì dopo la denuncia delle madri delle due ragazzine, a seguito di una reciproca confidenza. Le famiglie fecero acquisire ai carabinieri diversi messaggi che le figlie scambiavano con il 62enne attraverso i propri cellulari. In particolare, con il social "What’s App".

Il pubblico ministero Giuseppe Cacciapuoti parla di «intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica» che l’indagato avrebbe esercitato verso le due minorenni. E’ proprio il contenuto dei messaggi a fungere da prova: diverse frasi dal contenuto amoroso agli atti d’indagine, insieme a «richieste di incontri a sfondo sessuale e apprezzamenti diretti ad ottenere il consenso di quelle azioni». E ancora: richieste di appuntamento, piccole regalie e in qualche caso, anche la percezione di sentimenti di gelosia, da parte dell’indagato, per un interessamento presunto di una delle minori per un ragazzo della sua età. Episodi che gli investigatori circoscrivono all’agosto 2016, dove viene inserito anche il tentativo presunto del 62enne di baciare sulla bocca le due. Durante l’interrogatorio di garanzia, al termine del quale il gip confermò per l’indagato gli arresti domiciliari, l’uomo difeso dal legale Antonello Coppola si avvalse del silenzio. Sentite in sede protetta, le due ragazzine tuttavia smentirono diverse delle circostanze contestate invece dai propri genitori, con i riscontri che non sempre vennero confermati dietro domanda di appositi specialisti. Chi conosce l’uomo, ha sempre parlato di una persona per bene, dal carattere affettuoso verso tutti i suoi allievi e mai indirizzato a far immaginare altro. Per ora ci sono le accuse della procura, che saranno valutate dal giudice per l'indagine preliminare

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