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Cronaca Nocera Inferiore

Funerali pagati dal Comune: la "soffiata" che ha incastrato i due giovani per l'omicidio

Il Comune di Nocera Inferiore provvederà a pagare i funerali di Gorizia Coppola. La madre assistita dall'avvocato Andrea Vagito. I due ragazzi "traditi" da una telefonata ai carabinieri, il giorno dopo l'omicidio in via Mangioni

Il Comune di Nocera Inferiore pagherà i funerali di Gorizia Coppola, la 44enne lucciola uccisa la notte del 2 maggio da due giovani di Pagani con una coltellata al petto. L’amministrazione si è impegnata in modo discreto a provvedere alle spese, oltre ad un’assistenza nell’immediato per le cose di prima necessità verso la madre della vittima, con l’aiuto di servizi sociali e alcuni dipendenti comunali. Nella prospettiva di un processo invece, la madre di Gorizia sarà assistita dall’avvocato Andrea Vagito. Il corpo sarà liberato nei prossimi giorni, in virtù di alcuni accertamenti ancora in corso da parte della Procura di Nocera Inferiore. Ma intanto, dopo gli arresti di Gennaro Avitabile e Luigi Femiani, reo confessi dell’omicidio, emergono i retroscena dell’indagine condotta dal Nucleo Investigativo. E cioè, quello di aver attenzionato in un primo momento tre persone, un trans e due romene, amiche della vittima. Ma i loro alibi, insieme a quelli di un "protettore" e di un cliente che pare avesse aggredito Gorizia giorni prima, avevano dato esito negativo.

Tra le prime piste battute dagli inquirenti, infatti, c’era quella della ritorsione per il controllo delle strade. La svolta - come riporta il gip Alfonso Scermino nell’ordinanza - si ebbe invece la mattina del 3 maggio, con la telefonata di una persona al 112, che fece i nomi degli autori dell’omicidio, insieme ad altri dettagli che troveranno poi riscontro dopo l’arresto. Una soffiata che in un modo o nell’altro i due avevano captato. Quando il 18enne Luigi Femiani e il 22enne Gennaro Avitabile vennero poi trattenuti in caserma, i carabinieri li intercettarono in ambientale. Da lì i primi indizi legati a quanto avevano commesso il giorno prima, in via Mangioni, nei pressi del mercato ortofrutticolo: «Al posto di farmi uscire pulito, mi fai fare vent’anni, che non ho fatto niente, ti rendi conto» disse Avitabile. «Eh, vent’anni», ribatté Femiani. «Ti rendi conto che mi fai dare omicidio pure a me?». L'interrogatorio dei due, con tanto di confronto, spinse il gip a disporre per entrambi il carcere.

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