Spaccio tra Torre e Pagani, cinque condanne diventano definitive
Diversi hanno scelto, all'epoca, i riti ordinari così come i giudizi abbreviati, come nel caso dei cinque
Cinque condanne diventano definitive, dopo il rigetto in Cassazione dei rispettivi ricorsi, per altrettante persone finite anni fa in un'inchiesta per spaccio sull'asse Torre Annunziata-Pagani. Le pene, già ridotte in appello, vanno dai 3 anni ai 6 mesi di reclusione.
L'inchiesta
Ventiquattro le persone interessate originariamente dal blitz, con accuse quali detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sostituzione di persona, estorsione, porto abusivo di armi e falsità ideologica. Nel corso delle operazioni, a riscontro delle intercettazioni, furono trovati e sequestrati in più occasioni quantitativi di droga per un volume complessivo di circa 25 chili di marijuana e 420 grammi di cocaina. Secondo le risultanze investigative, la maggior parte degli indagati “era solita eludere i controlli delle forze di polizia, nell’ambito delle attività illecite dagli stessi svolte, formando e facendo formare carte di identità e passaporti di soggetti stranieri contraffatti nella parte indicante i dati riferiti all’intestatario degli stessi ovvero nella parte relativa ai dati indicante la data e il luogo di rilascio del documento, utilizzando nel contesto delle attivazioni di sim card telefoniche“. Diversi hanno scelto, all'epoca, i riti ordinari così come i giudizi abbreviati, come nel caso dei cinque.