rotate-mobile
Cronaca

Caro bollette e materie prime, l'allarme dei panificatori: "Si rischia la chiusura"

L'allarme dei panificatori di Salerno, che si sono uniti alla protesta nazionale contro il caro energia, è quello di chi si è ritrovato a pagare bollette aumentate del 600% e che ora rischia di vedere vanificato il lavoro di anni

"Ci stanno togliendo il pane". Non è una metafora ma del possibile scenario futuro di una situazione fuori controllo davanti alla quale, al momento, non sono stati realizzati argini sufficienti. L'allarme dei panificatori di Salerno, che si sono uniti alla protesta nazionale contro il caro energia, è quello di chi si è ritrovato a pagare bollette aumentate del 600% e che ora rischia di vedere vanificato il lavoro di anni. 

Materie prime ed energia

"Già nello scorso settembre - spiega il presidente dell'associazione panificatori della provincia di Salerno, Nicola Guariglia - abbiamo lanciato il grido d'allarme per quel che riguarda il prezzo delle materie prime, che oggi sono raddoppiate. Dopo lo scoppio della guerra, poi, i prezzi sono letteralmente decollati. A giugno le bollette sono raddoppiate, a luglio abbiamo pagato 400 volte tanto e ad agosto 600. In molti, impossibilitati a pagare la cifra in un'unica soluzione, hanno preferito rateizzare". "Il rischio - aggiunge Guariglia - è che le persone restino senza pane. Sono numerosi i colleghi che stanno pensando di fermarsi per non accumulare altri debiti. Abbiamo minacciato una serrata ad oltranza ma preferiamo attendere la costituzione del governo". 

I costi  

"Il problema - aggiunge Carmelina Fortunato, anch'ella componente dell'associazione panificatori - è che non vediamo via d'uscita. Tutto sta aumentando vertiginosamente e si rischia che non vi sia alcun ritorno economico e che si lavori solo per 'mantenere' in vita l'attività. È veramente come abbiamo scritto sul volantino: ci stanno togliendo il pane". "Alla luce di questi aumenti - aggiunge un altro panificatore - mi sono trovato costretto a rinegoziare un nuovo prestito con la mia banca per scongiurare rischi seri. Ma ciò in cosa si traduce? In altri debiti, che dovrò pagare per molti anni. Per questo motivo c'è bisogno di un'azione concreta che sensibilizzi le istituzioni su un tema che non riguarda solo i panificatori, ma tantissimi settori economici e produttivi del Paese. Così non si può più andare avanti".   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caro bollette e materie prime, l'allarme dei panificatori: "Si rischia la chiusura"

SalernoToday è in caricamento