rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Povertà educativa e dispersione scolastica: ecco il progetto "Panthakù"

E' stato presentato nella sede della Fondazione Carisal. Coinvolge due scuole salernitane e 48 docenti. Ha ricevuto un finanziamento di 600mila euro e si svilupperà attraverso attività sportive, artistiche, teatrali

Lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, grazie alla promozione di una comunità educante. Ecco gli obiettivi di “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto di Ai.Bi. Amici dei Bambini, selezionato dall’Impresa Sociale Con I Bambini e finanziato con 600mila euro. Povertà e dispersione sono le priorità, anzi le nuove emergenze educative. "Non c'è tempo da perdere", dicono partner e organizzatori nella conferenza stampa svolatasi presso la sede della Fondazione Carisal – Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, in via Bastioni. Non c'è tempo "e infatti il percorso è già cominciato - racconta Antonella Spadafora, responsabile del progetto - A Salerno sono stati coinvolti l'Istituto Comprensivo "Rita Levi Montalcini" con 32 docenti e l'Istituto Calcedonia, con 16 docenti. Attraverso un gioco con le costruzioni Lego, impareranno l'inversione dei ruoli e soprattutto apprenderanno tecniche utili a responsabilizzare i ragazzi. Il corpo docente acquisirà competenze innovative, utili nella relazione e nella didattica. I ragazzi svolgeranno attività extrascolastiche ricreative, artistiche e formative e ci sarà un’associazione di genitori attiva sul territorio e in grado di fare rete".

Le cifre dell'emergenza

I dati sono allarmanti: la Campania è la regione con il maggior numero di minori che abbandonano anzitempo i banchi di scuola (22,2%, dato ISTAT 2013). Il progetto triennale di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini “Panthakù. Educare dappertutto” coinvolge 24 realtà partner tra pubblici e privati. Il progetto è stato selezionato insieme ad altri 85 in Italia e rientra tra le 7 idee campane finanziate. L’impianto progettuale poggia sulla logica delle reti territoriali costruite intorno alla scuola, elemento catalizzatore dell’intero processo relazionale (Community Hub) e trasformando la comunità da educata a comunità educante e solidale.

I laboratori e lo sport

I docenti apprendono e i ragazzi imparano giocando, fino a diventare futuri testimonial. A gennaio, in collaborazione con il CSI e la Rari Nantes, saranno formate tre squadre di pallanuoto, calcio a 5 e pallavolo, una per ciascuna disciplina. "Sono state messe su dal nulla, partendo da zero. Auspichiamo che col tempo possano diventare gruppi sportivi con una mission: parlare del progetto, sensibilizzare le famiglie, i coetanei, le coscienze, per far conoscere a tutti i pericoli della dispersione scolastica", aggiunge Antonella Spadafora. Le attività laboratoriali saranno anche di tipo artistico: Campania Danza e il Piccolo Teatro del Giullare collaboreranno con gli organizzatori. CNA, la Confederazione Nazionale Artigiani, metterà a disposizione stage nelle botteghe di Salerno

I partner

Insieme ad Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, capofila, sono partner di progetto anche Comune di Salerno, Comune di Castellammare di Stabia, Comune di Santa Maria Capua Vetere, IC Calcedonia e IC Rita Levi Montalcini di Salerno, IC Denza di Castellammare di Stabia, IC Principe di Piemonte di S.Maria Capua Vetere, Human Foundation, Fondazione Carisal – Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani di Salerno, Associazione Vela Centro Servizi Sociali, Associazione Campania Danza, Associazione Culturale Saremo Alberi – Libroteca, Associazione Compagnia del Giullare, Associazione Culturale Funneco – Culture Hub, CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Salerno, Napoli e Caserta, ASD Rari Nantes Nuoto Salerno, CSI – Centro Sportivo Italiano Comitati Provinciali di Salerno, Napoli e Caserta, Associazione Agape Fraterna Onlus, Associazione Casa Babylon Teatro. "Il nostro ruolo è stato di promozione della creazione della rete e di affiancamento dello sviluppo della progettualità - spiega Gabriella Monetta, referente di progetto per Fondazione Carisal - Come Ente di riferimento territoriale, avvieremo adesso la fase di monitoraggio di un progetto strategico, di lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Povertà educativa e dispersione scolastica: ecco il progetto "Panthakù"

SalernoToday è in caricamento