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Cronaca

Emergenza guerra: parrocchie e conventi rispondono all'appello del vescovo e accolgono gli ucraini

Ecco quali sono le parrocchie cittadine e della provincia che hanno aperto le porte ai profughi

La Chiesa salernitana risponde all'emergenza guerra, mettendo a disposizione diversi locali per gli ucraini fuggiti dal conflitto in corso e approdati nel nostro territorio. L'arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno Andrea Bellandi, nei giorni scorsi, aveva invitato i parroci ad aprire le porte degli spazi liberi, idonei ad accogliere i profughi.

La "mappa" dell'accoglienza diocesana

E le risposte non sono tardate ad arrivare: a Salerno città, il parroco di San Demetrio, nonchè cappellano del Carcere, don Rosario Petrone, ha messo a disposizione per una mamma e un bimbo una camera, con bagno annesso, nella casa canonica, nonchè quattro posti nella casa di Brignano gestita con l'associazione Migranti senza Frontiere che ospiterà una nonna con tre piccoli. A mostrare immediata disponibilità, inoltre, don Antonio Romano, vicario diocesano della Carità, parroco della chiesa di Santa Croce e San Felice a Torrione che ha offerto dimora a una mamma con due bimbi, nonchè la chiesa del Volto Santo che sta ospitando una mamma e un bimbo e che ha spazio per altri tre profughi. Ancora Sant'Anna e San Lorenzo può accogliere fino a 12 persone. In provincia, intanto, il Monastero di Fisciano sta ospitando 18 persone, quello di Capezzano tre sorelle e 6 bimbi e il Convento dei frati minori a Montoro 10 persone. Infine, il Convento di Montercorvino Rovella ha aperto le porte a 13 persone. Un esempio di carità cristiana tangibile, dunque, quello offerto dalla Chiesa salernitana che, dinanzi all'emergenza, si è immediatamente mobilitata per tendere una mano agli ucraini in fuga dalla guerra.

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