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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Parto gemellare straordinario al Ruggi, Maria Semonella: "Se sono mamma lo devo al dottor Petta"

Il delicato intervento ha consentito di far nascere una bimba di 1180kg di nome Iris e il fratellino di 1280kg di nome Manuel

Un parto gemellare è stato effettuato, dopo due fecondazioni assistite ed un cerchiaggio cervicale a 31 settimane di gravidanze, nel reparto di Gravidanza a rischio, diretto dal dottor Raffaele Petta, presso l'azienda ospedaliera-universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Il delicato intervento ha consentito di far nascere una bimba di 1180kg di nome Iris e il fratellino di 1280kg di nome Manuel.

L’equipe

L’intervento è stato eseguito dal dottor Petta insieme ai medici Gaetano Imbimbo e Antonio Iannelli, all’ostetrica Autora Visaggi, all’anestesista Maria Fidelia Ferrara e ai neonatologi Vincenzo Della Monica e Marilena Delgiorno.

La testimonianza

A raccontare l’incredibile miracolo avvenuto al Ruggi d’Aragona è la neo mamma Maria Semonella, che, dopo cinque anni di matrimonio, ha cercato di avere un figlio con il marito ma, purtroppo, non arrivava. “Dopo aver girato vari ginecologi e provato con varie cure approdiamo alla fecondazione assistita. Sono rimasta incinta alla seconda Icsi di due gemellini” racconta Maria, che spiega a cosa è andata incontro: “Dopo quattro anni finalmente il nostro sogno sembrava realizzato. I primi cinque mesi sono stati bellissimi, una gravidanza tranquilla ero al settimo cielo. Ma purtroppo dopo la morfologica a 20 w, il ginecologo si accorge che il mio utero si stava già dilatando e accorciando. Per fortuna, però, la nostra vita ha incrociato quella del dottore Petta. Dal primo momento ci ha spiegato che l'unica soluzione  era un cerchiaggio, ma essendo una gravidanza gemellare era molto complicato e il percorso sarebbe stato arduo. Ma sapevo che potevo fidarmi di lui e sapevo della sua bravura”. Il cammino per portare a termine la gravidanza è stato lungo e difficile. “Dopo il cerchiaggio - continua Maria - ho passato un mese e mezzo completamente a letto e grazie alle cure del dottor Petta e al riposo assoluto riesco ad arrivare alle 28 settimane. Ma come previsto dal dottore il mio utero si stava di nuovo accorciando. Così mi ricovera e iniziano le terapie. Ci voleva un miracolo per arrivare più avanti, perché il mio utero era completamente appiattito. Quel miracolo è stato fatto, e devo tutto al dottor Petta, perché è riuscito a portare i miei piccolini alla 31 settimana. Due giorni fa, infatti, si sono rotte le acque e i miei gemellini sono nati e stanno bene”.  Di qui il ringraziamento al dottor Petta: “Lo ringrazio per essere entrato nelle nostre vite e per aver fatto in modo che i miei piccolini venissero al mondo. Devo a lui  la vita dei miei figlioletti e non smetterò mai di ringraziarlo”.

Il dottor Petta non ha commentato l’importante operazione di cui è stato l’artefice, perché non autorizzato dalla direzione sanitaria del Ruggi d’Aragona.

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