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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Fuorni / Via Scavata Case Rosse

Pastificio Amato, la protesta degli ex dipendenti

Gli ex lavoratori del pastificio, che non ricevono alcun sostegno economico dallo scorso 5 dicembre, hanno protestato in via Scavate Case Rosse

Scoppia la protesta degli ex dipendenti dell'ormai ex pastificio Amato. Novanta operai attualmente in cassa integrazione che però dallo scorso 5 dicembre non percepiscono più, purtroppo, alcun sostegno economico. Per questo in mattinata, come riferito da Telecolore, si sono recati a protestare in via Scavate Case Rosse, ai confini tra Salerno e Pontecagnano Faiano, in quanto in quella zona si trova lo studio del commercialista incaricato dalla Curatela fallimentare, per ottenere risposte e rassicurazioni sul futuro. I novanta operai infatti, oltre a non ricevere più da due mesi alcun sostegno economico non sono infatti stati riassorbiti, al momento, dal gruppo Di Martino che gestisce lo stabilimento di via Tiberio Claudio Felice tramite la Dicado srl con la formula del fitto.

Carte alla mano, gli ex dipendenti Amato hanno accusato la Curatela, avendo il ministero dello Sviluppo economico già autorizzato il pagamento della cassa integrazione all’Inps. A bloccare i mandati per metà novembre, dicembre e gennaio, però alcune pratiche che dovrebbero essere definite nei prossimi giorni. Dopo un incontro tra il commercialista ed una delegazione di lavoratori, si è appreso che martedì prossimo ci sarà la convocazione per firmare i moduli necessari a sbloccare la questione. Sullo sfondo, comunque, restano le preoccupazioni per il futuro.

A maggio scade il contratto di fitto di stabilimento e marchio della Dicado al cui progetto di rilancio del pastificio Antonio Amato sono legate le speranze di riassunzione, almeno per quanto riguarda una parte dei lavoratori. Attualmente il gruppo Di Martino ha richiamato in fabbrica una trentina di ex dipendenti con la promessa, in caso di sviluppi positivi, di aumentare questo numero. I sindacati hanno già scritto nei giorni scorsi al Curatore fallimentare Luigi Amendola affinchè anticipi il bando per la cessione definitiva al 30 marzo 2013. Questo, secondo le organizzazioni sindacali, dovrebbe garantire i lavoratori ed evitare che ci possano essere nuovi blocchi della produzione, ormai ripresa da alcuni mesi nello stabilimento ex pastificio Amato.

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