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Cronaca

Pedopornografia, cinque indagati: perquisizioni anche a Salerno

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha permesso di disarticolare una rete di utenti che si scambiavano e condividevano on line file pedopornografici con immagini di un gran numero di minori abusati

E' di cinque indagati, per detenzione di materiale pedopornografico, il bilancio dell'operazione Blackwirst, condotta dalla Polizia Postale del Veneto, che ha interessato Venezia, Varese, Ancona, Salerno, Foggia e Rimini, città questa dove la scorsa settimana era scattato un arresto a carico di un 59enne, nel cui computer c'erano migliaia di immagini di bambini sottoposti a soprusi.

L'inchiesta

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha tratto origine dalla collaborazione internazionale ormai consolidata tra le forze di polizia, che anche in questo caso ha permesso di disarticolare una rete di utenti che si scambiavano e condividevano on line file pedopornografici con immagini di un gran numero di minori abusati. A casa di un 44enne veneziano la polizia ha trovato nel computer foto di minorenni, mentre è più grave la situazione di un riminese, che al momento dell’ingresso degli agenti in casa stava scaricando con software di file sharing materiale pedopornografico attraverso il sito monitorato durante l’indagine e per questo è stato arrestato. Le restanti perquisizioni hanno permesso di accertare il possesso di immagini a carico di altri tre indagati e di sequestrare numerosi computer, hard disk, pen drive, cellulari e schede di memoria che saranno analizzati.

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