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Cronaca

Stabilizzazioni degli operatori precari del Piano di Zona S01_1: le richieste del Sinalp

L'appello ai Comuni di Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Roccapiemonte

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Reiterata richiesta incontro con i Comuni di Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Roccapiemonte e OO.SS. sull’opportunità per gli Ambiti Territoriali Sociali dell’assunzione degli operatori sociali e riscontro dichiarazioni sindaco Torquato nello spazio televisivo autogestito.Con grande stupore abbiamo assistito a quanto dichiarato dal sindaco del Comune di Nocera Inferiore a Telenuova durante l’intervista di ieri nello spazio autogestito sul tema delle stabilizzazioni degli operatori precari del Piano di Zona S01_1.  Del documento menzionato dal Sindaco, sottoscritto, sia dai Segretari Comunali che dagli Assessori alle Politiche Sociali dei quattro comuni appartenenti all’ambito, non vi è alcuna pubblicazione o informativa reperibile sul sito istituzionale, sia del Comune di Nocera Inferiore che degli altri Comuni dell’ambito territoriale, sebbene esso abbia  rilevanza per sgombrare i dubbi da ogni perplessità. Inoltre, come rilevato dai social, anche una serie di consiglieri comunali di altri comuni ne hanno chiesto la copia, senza al momento averla ottenuta. Ma entriamo, per quanto possibile, nel merito delle dichiarazioni. Da quanto rappresentato dal Sindaco Torquato, parrebbe che non vi sia una chiara e netta indicazione che la procedura di stabilizzazione non fosse possibile; tanto è vero che nella sua dissertazione rinvia a eventuali problematiche future in termini di sostenibilità finanziaria dell’assunzione non di una, non di due, non di tre, ma addirittura di diciotto persone. Sottolinea il difetto nella scelta della convenzione quale strumento per la gestione dei servizi sociali per dare continuità alle attività evidenziando che l’azienda avrebbe consentito le stabilizzazioni. Infine rispetto alle modalità selettive utilizzate per l’individuazione del personale precario ricorso che è stato bandito un avviso pubblico per titoli e colloqui e le commissioni di selezione erano composte prevalentemente da docenti universitari provenienti da tutta la regione Campania. Sul possibili rapporto tra alcuni consiglieri comunali ed alcuni operatori del piano di zona, non crediamo che possa essere un elemento discriminante per le mancate stabilizzazioni. Noi partiamo da una semplice considerazione. Il personale dei servizi sociali contrattualizzato serve oppure no? Se non serve, condividiamo la linea del Sindaco Torquato che diciotto professionisti devono tornarsene a casa. Che si è trattato di un progetto temporaneo e limitato nel tempo, destinato a concludersi. Ma se così non è, è immaginabile un ulteriore concorso temporaneo, per uno o due anni con altro personale? Mentre si avviano i servizi, si inquadrano le problematiche degli utenti e delle loro famiglie, si conoscano direttamente gli utenti, si faccia conoscenza del territorio, delle strade, delle scuole, delle procedure interne dell’ente passerà sicuramente tempo nella certezza che comunque dopo uno o due anni si dovrà ricominciare con nuovo personale, perché le condizioni indicate dal Sindaco Torquato ovvero le perplessità indicate, se fino ad ora non sono state rimosse vuol dire che in un anno o due non si risolveranno e condanneremo il territorio ad avere in via definitiva servizi sociali erogati da personale precario ogni uno o due o tre anni.La legge stabilisce che i Servizi Sociali siano un livello essenziale e che per poter essere erogati come i servizi anagrafici, tecnici etc abbiano bisogno di personale stabile. È lo stesso legislatore nazionale che per calibrare meglio i servizi ha dato un’indicazione su quanti dovrebbero essere ad esempio gli assistenti sociali, un’unità ogni quattromila abitanti. Nel nostro comprensorio di 93.000 abitanti sono necessarie, secondo le indicazioni nazionali, almeno 24 assistenti sociali. Proprio per aiutare i Comuni a dotarsi di personale presso i servizi sociali, ritenuti indispensabili, sono stati previsti addirittura contributi economici a completa copertura dei costi stipendiali.Sul secondo punto ovvero che la convenzione non consenta la stabilizzazione del personale, basta dare un’occhiata anche ai comuni vicinori quale ad esempio il Cava de Tirreni, che con la stessa tipologia di convenzione ex art. 30 TUEL per la gestione dei servizi sociali ha già provveduto alla stabilizzazione del personale precario.Come OOSS rinnoviamo la richiesta di condividere un percorso, che ci supporti nel fronteggiare la disparità con cui l’Agro Nocerino Sarnese si trova a dover fare i conti al fine di porre, con una serie di azioni mirate, con obiettivo del potenziamento dei servizi sociali.  Rinnoviamo la proposta della costituzione di una commissione di lavoro che coinvolga tutti gli attori finalizzata a rivedere, tra le altre cose, la strutturazione all’Ambito Territoriale che ne permetta la piena e concreta operatività e che valuti il percorso per realizzare le stabilizzazioni, perché un capitale sociale umano già formato non vada disperso.

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