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Armi e droga in litoranea: l'indagine partita da un insospettabile

Deve restare in carcere il 51enne C.T. , di Pontecagnano, arrestato la settimana scorsa dalla Mobile di Salerno. La polizia però ha esteso le indagini, dopo la convalida decisa dal Gip

Deve restare in carcere il 51enne C.T. , di Pontecagnano, arrestato la settimana scorsa dalla Mobile di Salerno. La polizia però ha esteso le indagini, dopo la convalida decisa dal Gip. L'uomo era finito in carcere perchè custodiva un'imponente partita di droga, circa 40 chili, frutto di un importante investimento economico e la cui rivendita - secondo Procura e Gip - dimostra contatti con "ambienti criminali più ampi". La drova va "necessariamente smaltita con la collaborazione di terzi". L'uomo aveva però anche delle armi, alcune da guerra, come sei pistole pronte all'uso stipate in un borsone. Materiale associato alle organizzazioni criminali, ma nelle mani di un uomo senza un lavoro, con un piccolo precedente penale, che ora resta in carcere dopo la convalida del Gip al termine dell'interrogatorio di garanzia. La decisione risale a due giorni fa

Gli investigatori erano arrivati a lui grazie ad una soffiata, rinvenendo sostanza stupefacente utile ad una prima attività di spaccio. Per il giudice che ne ha convalidato l'arresto, l'uomo “è un soggetto capace di procurarsi senza difficoltà stupefacenti, droga e armi, potendo contare su contatti stabili con ambienti criminali attivi e operanti”, e che solo il carcere può bloccare. L'attività d'indagine riguarda infatti ora destinatari e fornitori, ai quali punta la Procura di Salerno. La zona attenzionata è quella della litoranea, terreno fertile con una rete di piccoli rivenditori e pusher, mentre per le armi si ipotizzano contatti con gruppi organizzati. Nell’operazione che aveva condotto all'arresto dell'uomo furono trovati e sequestrati due zaini e due borsoni con 42 chili di hashish e armi e munizioni da guerra, con la droga divisa in 46 panetti, un bilancino di precisione con il marchio di una pantera e il numero “111”, una pistola semiautomatica Daewoo, una Ceska Zobrojova, una semiautomatica senza marca, un revolver Sturm-Luger, un revolver calibro 38 Cobra senza matricola, una semiautomatica modello 85 calibro 8 millimetri con centinaia di cartucce: tutto conservato in uno sgabuzzino in un sottoscala.

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