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Cronaca Pontecagnano Faiano

Bimba di due mesi morta per "scuotimento", madre condannata a 10 anni

La donna, forse non rendendosi conto e senza averne volontà, avrebbe provocato quelle lesioni. Con il deposito delle motivazioni, la difesa potrà ricorrere in appello

Una donna di Pontecagnano è stata condannata a 10 anni per omicidio preterintenzionale. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d'Assise d'appello di Salerno. La vittima, nel 2014, fu una bimba di due mesi, figlia dell'imputata. La morte non sarebbe stata intenzionale - come racconta Il Mattino - per l'accusa la bimba morì a causa di "scuotimento"

La storia

L'indagine aveva coinvolto, inizialmente, circa 40 persone, tra medici e infermieri di ospedali di Salerno e Napoli, insieme a personale che si occupò del trasferimento della piccola da un nosocomio all'altro. Le fratture trovate sul corpo della piccola si pensava fossero riconducibili al viaggio, poi l'autopsia individuò due fratture al cranio, come causa della morte. Ferite che risalivano ad un periodo precedente ai ricoveri, facendo dunque cadere l'accusa di omicidio colposo per tutto il personale sanitario indiziato. Fu la famiglia a portare la figlia in ospedale, dopo averla trovata priva di sensi. La perizia parlò di "bimbo battuto", "scosso", che provocò danni neurologici che possono anche determinarne il decesso. La donna, forse non rendendosi conto e senza averne volontà, avrebbe provocato quelle lesioni. L'accusa per l'imputata era cambiata da omicidio volontario a preterintenzionale. Con il deposito delle motivazioni, la difesa potrà ricorrere in appello. 

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