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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Porta Ovest, l'allarme delle associazioni: "Preoccupati per il rione Canalone"

“Liberamente Insieme”, “Salviamo gli Alberi” e “Io Salerno”, nelle ultime ore, hanno sottoscritto una lettera-denuncia per chiedere una verifica del cantiere tenendo conto della posizione espressa dall’architetto Ciamarra nel corso del processo

Il progetto di Porta Ovest, ancora incompiuto, finisce nel mirino delle associazioni “Liberamente Insieme”, “Salviamo gli Alberi” e “Io Salerno” che, nelle ultime ore, hanno sottoscritto una lettera-denuncia per chiedere una verifica del cantiere tenendo conto della posizione espressa dall’architetto Pica Ciamarra nel corso dell’ultima udienza del processo “Porta Ovest”, in corso presso la Sezione Penale del Tribunale, che vede come imputati ben 21 persone tra tecnici, amministratori e professionisti.

Il caso

Secondo Ciamarra “il disegno esecutivo di Porta Ovest è totalmente difforme da quello definitivo che ha redatto il mio studio”. Quel progetto, però, aveva ricevuto tutte le previste autorizzazioni amministrative e anche l’approvazione finale da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel novembre del 2011. Ma una delle accuse formulate dalla Procura è proprio quella di aver assegnato alla Tecnis, alla unanimità,  l’appalto dei lavori del primo stralcio secondo lotto (le gallerie) nonostante la difformità sostanziale rilevabile tra il progetto esecutivo presentato dalla società e quello definitivo dello studio Ciamarra. Questa circostanza – secondo i firmatari della missiva –avrebbe dovuto scaturirne l’esclusione. Di qui la paura che l’opera in corso di realizzazione, con l’imbocco su via Ligea a un livello più basso e con lo scavo più in profondità nella montagna, possa essere priva delle prescritte approvazioni e delle preliminari verifiche idrogeologiche concernenti la natura e la consistenza delle rocce, la presenza di falde e la compattezza dei manufatti in superficie del rione Canalone.

La richiesta:

“A parere delle scriventi, appare indispensabile verificare immediatamente la piena regolarità dei lavori tenuto anche conto che sono state recentemente diffuse notizie su un possibile ricorso all’uso di esplosivi, su una richiesta di risarcimento danni avanzata dalla Società Autostrade per oltre un milione di euro, per presunti danni arrecati alle fondamenta del sovrastante viadotto Olivieri, e su una diffida della stessa a proseguire negli scavi. In presenza di una testimonianza grave e di grande rilevanza, spetta al Magistrato Giudicante assumere le necessarie decisioni a garanzia della integrità del territorio, della salute e della incolumità dei cittadini, tenendo presente le responsabilità conseguenti a denegati eventi attribuibili ad un mancato preliminare accertamento della sostenibilità del progetto”.

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