Porta Ovest, dissequestrati i tre conti della Tecnis: la decisione dei giudici
Cade l'accusa: i lavori sono stati regolarmente eseguiti, per cui resta non configurabile il reato di frode sulle forniture
Sono stati dissequestrati ieri mattina, i tre conti correnti intestati alla Tecnis, l’azienda appaltatrice della Porta Ovest a Salerno. Lo hanno deciso i giudici del Riesame. I conti correnti liberati rientravano nei 31 milioni di euro del I decreto di sequestro preventivo di immobili e quote societarie. Il sequestro, avvenuto lo scorso 11 dicembre, era stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno, dopo il via libera alla richiesta dei magistrati della direzione distrettuale antimafia.
Il fatto
Secondo la accusa, tali somme, destinate alla realizzazione di Porta Ovest, sarebbero state utilizzate per finalità diverse. Ma la difesa ha cercato di dimostrare, attraverso una folta documentazione, che il finanziamento pubblico è passato attraverso un contratto di appalto e poi attraverso una cessione della linea di credito. In conclusione, senza nessuna alcuna diversa destinazione dei fondi, la difesa ha sostenuto l’assenza di malversazione ai danni dello Stato. Sotto i riflettori della Procura, come riporta Il Mattino, era finito un finanziamento del 2014, pari a 21 milioni e 500 mila euro circa. Di questi, a parere della Procura, solo 105 mila euro sarebbero stati utilizzati per la realizzazione dell’infrastruttura, mentre la restante parte sarebbe stata impiegata per altre attività. Ma i lavori sono stati regolarmente eseguiti, per cui resta non configurabile il reato di frode sulle forniture.