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Emergenza Maremoto a Salerno: tutto pronto per l'esercitazione, i dettagli

Ieri la conferenza stampa in Prefettura: in provincia di Salerno, solo 81 dei 158 Comuni hanno attivato il piano di emergenza

Al via da oggi, l’esercitazione internazionale sul rischio maremoto organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con la Regione Campania, in collaborazione con Prefettura, Provincia e Comune di Salerno, nell’ambito del progetto europeo Twist - Tidal Wave In Southern Tyrrhenian Sea, finanziato dalla Commissione Europea.

Con la finalità di confrontarsi sul rischio maremoto nel mar Mediterraneo, per incrementare la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni, le giornate esercitative prevedono scenari operativi in mare e sulla terraferma, con la simulazione di attività di ricerca e recupero dispersi, allontanamento e assistenza alla popolazione, valutazione del rischio ambientale.

Ad illustrare nel dettaglio l'evento, ieri mattina presso Palazzo di Governo, il Prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento di Protezione Civile, il sindaco e viceministro Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia, Antonio Iannone, il Prefetto Maria Gerarda Pantalone e l'assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza.

"Oggi i nostri territori sono violati da utilizzazioni non corrette e mancano di manutenzione ordinaria prima ancora di quella straordinaria- ha detto Gabrielli - A questo aggiungiamo che ancora oggi troppi Comuni non hanno piani di emergenza e non hanno un piano con presidi territoriali. I fondi sono importanti. Negare che non lo siano è oltraggioso ma spesso sono un alibi''. A tal proposito, il presidente della Provincia, Antonio Iannone ha fatto sapere che su 158 Comuni del salernitano, solo 81 hanno attivato i piani di emergenza.

Gabrielli, intanto, dopo aver ribadito le finalità dell'esercitazione volta a diffondere la consapevolezza del rischio tra gli enti competenti, ma anche tra i cittadini, ed aver ricordato i progetti pilota per implementare i piani di emergenza nei comuni di Marina di Camerota e Centola partiti a gennaio del 2012 e costati 1,15 milioni di euro, si è soffermato sulla tragedia di Atrani e sul problema di irrigazione della Piana del Sele, cui ha fatto riferimento poi anche l'assessore Cosenza. "Il rischio maremoto è presente, ma non è probabile. La Regione Campania ha stanziato, con quattro delibere, circa 80 milioni di euro di fondi europei per il monitoraggio dei rischi vulcanici, per i mezzi dei Vigili del Fuoco e per i piani di protezione civile", ha precisato, quindi, lo stesso Cosenza.

La parola, dunque, è passata a De Luca che ha appoggiato la critica all'ironia sull'evento che sarebbe stata messa in campo dalla stampa, secondo Gabrielli: "La prima qualità che si richiede a chi governa, è l'indifferenza alla stampa - ha detto il sindaco nel corso di quella che era, nemmeno a farlo apposta, una conferenza stampa - La Protezione Civile meriterebbe di avere una maggiore valorizzazione: nella nostra provincia, va ricordato, 5 mila anni fa ci fu il 1° Tzunami".

Il viceministro, quindi, si è soffermato sui tagli del Governo: "Non bisogna tagliare le risorse in questo campo: i Governi hanno l'abitudine di ragionare a breve termine e di attivarsi solo quando è già in corso un'emergenza, mentre è necessario ricorrere ad una programmazione. In tutta Italia la sicurezza non è abbastanza considerata: non abbiamo finanziamenti adeguati nemmeno per provvedere alla manutenzione ordinaria delle strade", ha aggiunto.

"La Campania vuole essere all'avanguardia per una moderna e corretta cultura di protezione civile sul territorio e per la prevenzione dei rischi naturali'', ha commentato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. "Non è mai abbastanza quello che si fa in questo settore ma abbiamo imboccato la direzione giusta - ha osservato - La partecipazione delle delegazioni di diversi Paesi esteri alle esercitazioni è un ulteriore segnale della buona collaborazione istituzionale messa in campo'', conclude Caldoro.

In collaborazione con Roberto Junior Ler


 

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