Posti letto al Da Procida e Rianimazione di Cava: la Cgil scrive alla direzione del Ruggi
Capezzuto: "E’ ormai evidente che c’è la necessità di una verifica dell’attuale personale a disposizione, e mettere in campo tutte le determinazioni per una ricollocazione dell’eventuale personale in eccedenza"
Considerato il calo dei contagi e dei ricoveri da Covid-19 questa Azienda, a partire da domani, compirà una riorganizzazione presso il Plesso “G.Da Procida” con una distribuzione unica sul 2^ piano dei 28 posti letto di “Pneumo 2”, e dei 24 posti letto di “Pneumo 1”. Con la soppressione dei posti letto di Rianimazione Covid, ad oggi è attiva una guardia H24 di Rianimazione e un turno in pronta disponibilità, tali da consentire la copertura di eventuali necessità. La scrivente ritiene, altresì, doverosa la presenza di un turno infermieristico H24 con esperienza in Aria Critica in ausilio al Rianimatore.
E’ ormai evidente che c’è la necessità di una verifica dell’attuale personale a disposizione, e mettere in campo tutte le determinazioni per una ricollocazione dell’eventuale personale in eccedenza, ritenendo prioritarie le carenze delle singole UU.OO. e le richieste di trasferimento inviate al Sitra dai singoli dipendenti, garantendo totale trasparenzae rigore nei percorsi di ricollocazione, evitando storture che in seguito sarebbero facilmente verificabili. In quest’ottica di riorganizzazione, questa O.S. ritiene ormai non più rinviabile la riapertura della Rianimazione presso il Presidio Ospedaliero di Cava de’Tirreni, soprattutto dopo gli ultimi eventi cheper gravità hanno nuovamente palesato la necessità del ripristino di quelle attività ormai sospese da inizio pandemia.
Lo ha scritto la Fp Cgil Salerno alla Direzione strategica dell'Azienda Ospedaliera Ruggi puntando l'attenzione sulla riorganizzazione dei posti letto ospedalieri al Da Procida e sulla Rianimazione di Cava. "Il continuo valzer sulla riapertura del Reparto, l’alzare il polverone per poi mettere la polvere sotto al tappeto non è nelle corde di questa Organizzazione, che da sempre ha indicato quale sua linea direttrice l’esigenza di riportare a regime tutte quelle attività “vitali” per la sopravvivenza di un Presidio e, non ultimo, per la sopravvivenza dei cittadini/utenti. - precisa il segretario generale Antonio Capezzuto - Oggi, a seguito della chiusura della Rianimazione del plesso “Da Procida”, tutto ciò non sia più rinviabile. Riaprire subito la Rianimazione a Cava per dare un segnale concreto di investimento nelle strutture periferiche, a partire dall’endemica carenza di personale, dal necessario adeguamento delle strutture e degli strumenti di diagnostica, rinnovando un parco auto-mezzi ormai vetusto e bisognoso di completo rinnovo. Pertanto, si chiede riscontro e, ancora una volta, una “informativa” costante sui cambiamenti in atto presso l’Azienda, sulla riprogrammazione delle attività e sulle tempistiche legate al ripristino della Rianimazione a Cava de’Tirreni".
Il sindacalista conclude la nota precisando che, nel caso non giungessero segnali importanti, la FP Cgil è pronta ad attivare "tutte le forme di mobilitazione della cittadinanza a tutela della salute e di un bene pubblico quale l’Ospedale metelliano".