Presunto stupro a Sara Tommasi, la madre: "A Buccino fu drogata"

Continua il processo sulla presunta violenza sessuale ai danni di Sara Tommasi. Ieri, durante l’udienza tenutasi presso il tribunale di Salerno, a prendere la parola è stata Cinzia Cascianelli, la madre della giovane attrice che si è soffermata a lungo sullo stato di salute in cui si trovava la figlia dopo la sua permanenza a Buccino. “Mia figlia sapeva che a Buccino avrebbe realizzato solo un calendario per i terremotati dell' Emilia. Dopo aver girato il film, Sara è stata male per tre giorni - ha dichiarato la madre - era completamente in confusione, non beveva e le sue condizioni erano peggiorate rispetto a come stava prima di partire per Buccino. Mia figlia parlava a monosillabi e poi mi ha confidato che in quei giorni aveva assunto sostanze stupefacenti che le venivano passate da Federico Di Vincenzo".

Nel procedimento sono imputati il manager Federico Di Vincenzo (agli arresti domiciliari), gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali, e il regista Max Bellocchio. L'altro imputato, il produttore Giuseppe Matera, sarà giudicato con il rito abbreviato il prossimo 22 maggio dal gup del Tribunale di Salerno, Renata Sessa. Nella udienza di ieri avrebbe dovuto deporre anche la show-girl, ma le sue condizioni psico-fisiche non hanno consentito la sua presenza in aula. Ma il prossimo 18 giugno sarà ascoltata a porte chiuse e dietro un paravento.

Intanto, la Corte ha aggiornato il processo al 12 maggio prossimo quando saranno ascoltati due testi che cercarono di aiutare Sara Tommasi e indurla a rivolgersi ad uno specialista per le sue precarie condizioni psico-fisiche.