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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Disagi al Ruggi, il racconto choc di una donna: "Ecco cosa ho vissuto"

Una donna di Salerno di nome Grazia, attraverso un post su Facebook, denuncia il malfunzionamento della struttura sanitaria di via San Leonardo, alla quale si è rivolta per una crisi respiratoria

Continua il caos all’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. E, in particolare, al Pronto Soccorso. Questa volta a denunciare pubblicamente, sulla sua pagina Facebook, l’odissea che ha vissuto in prima persona è una donna di Salerno di nome Grazia, che, in preda ad una crisi respiratoria si è recata presso il Pronto Soccorso della struttura sanitaria di via San Leonardo senza ricevere alcun tipo di assistenza. Ma ecco il suo racconto: “Erano le ore 15 quando in auto con mia figlia mi prende una crisi respiratoria (ho la bronchite). Il mio medico curante non mi risponde al cellulare e  cosi decido di andare in ospedale. Mi metto in fila per l’accettazione e dopo 10 minuti mi fanno entrare in una saletta dove un’infermiera mi controlla l’ossigenazione e mi fa un tracciato. Poi – aggiunge - mi fa accomodare in una sala interna insieme ad altre 10 persone e li, ore 15.30 inizia il delirio”.  Di qui i dettagli: “La signora al mio fianco delirava dai dolori di pancia attanagliata da attacchi di dissenteria e conati di vomito, si lamenta chiamo qualcuno che corre con una busta, nel mentre una povera donna che era stata picchiata dall’ex marito parlava a telefono ad alta voce con l’avvocato di tutti i fatti suoi rendendoli pubblici agli altri presenti”. 

Non solo. Ma – scrive Grazia – “alla mia destra una persona con un piede fasciato con la testa appoggiata al muro ripeteva: “voglio morì, facitm murì nun cia facc chiù”, quand’ecco che la donna alla mia destra annoiata dall’attesa mi mostra la sua gamba gonfia e dice: “vedi vedi io tengo una trombosi sto qua dalle 14 e ancora non ho visto un dottore”. Per questa ragione, intorno alle 17, la rabbia di Grazia cresce: “Ogni tanto arrivava un codice rosso quando ci portano un uomo assopito su una barella e ce lo piazzano proprio avanti che dopo due minuti mentre sembrava svenuto viene preso da una crisi epilettica e allora tre persone gridando gli saltano addosso per evitare che cadesse dalla barella. La signora della diarrea continua a chiedere l’ora e  lamenti a destra e a manca. Gente che urlava fuori, parenti spazientiti. Quando mi giro in un angolo al buio una vecchietta con la bocca aperta. Era lì dalle 15. Forse era e nessuno se ne era accorto perche in 3 ore di delirio io non ho visto nessuno andarle vicino”.

Uno scenario a dir poco surreale, quello che racconta Grazia, che alle 18:30 decide di abbandonare “quel manicomio senza visita e in preda a una crisi di isteria.  Me ne torno a casa pensando ma questa è la Salerno europea che vogliamo? Ma che stiamo facendo? Ma a cosa servono le luci e tutti i turisti se non riusciamo a far star bene prima i cittadini salernitani? Bha..”
 

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