Giro di baby prostitute a Salerno: individuati clienti e sfruttatori, 7 persone nei guai
Secondo le indagini, adolescenti tra i 15 e i 17 anni adescavano i clienti attraverso annunci su siti Internet
Atti sessuali con minori, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nell'agro sarnese nocerino: finiscono nei guai 7 persone. I carabinieri del comando provinciale di Salerno questa mattina hanno eseguito i provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Salerno, su richiesta della locale Procura. Gli indagati, dei quali uno trasferito in carcere, 4 sottoposti agli arresti domiciliari e 2 al solo obbligo di dimora, sono residenti nelle province di Salerno e di Avellino: uno di loro risponde di di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile, gli altri sei di atti sessuali con minorenni.
Secondo le indagini, adolescenti tra i 15 e i 17 anni (quattro ragazzi e tre ragazze) adescavano i clienti attraverso annunci su siti Internet, intascando per ogni prestazione dai 40 ai 200 euro. L'età dei clienti andava dai 30 ai 67 anni. Effettuate, intanto, anche perquisizioni domiciliari e personali a carico di altre tre persone per atti sessuali con minori. Tra gli indagati, anche un uomo che metteva a disposizione come alcova un prefabbricato a Sant' Egidio del Monte Albino per ospitare gli incontri sessuali, pretendendo una quota. Le indagini presero il via nel novembre dello scorso anno, quando un uomo, dopo essere rientrato anzitempo a casa, sorprese un adulto nella propria camera da letto con due minorenni, una ragazza ed un ragazzo, mentre la figlia sedicenne cercò in tutti i modi di impedirgli l'ingresso nell'abitazione. La denuncia di quel genitore ha consentito di scoprire il giro di prostituzione.
Dalle intercettazioni telefoniche e dal servizio di osservazione, gli investigatori hanno individuato insospettabili clienti ma anche la persona che per pochi spiccioli favoriva gli incontri che, oltre ad avvenire nel prefabbricato-alcova di Sant'Egidio del Monte Albino, spesso si registravano in auto o in alberghi. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il massimo riserbo per tutelare i minori che sono stati affidati ai genitori. Nel corso delle perquisizioni effettuate stamani dai carabinieri sono stati sequestrati alcuni computer. Le indagini continuano.