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Cronaca Eboli

Eboli, picchia la moglie e la costringe a prostituirsi: arrestato

In manette un cittadino marocchino di 27 anni, resosi responsabile di continue vessazioni e minacce nei confronti della moglie e del figlio minore della donna

Picchiava la moglie e la minacciava per costringerla a prostituirsi, per poi impossessarsi degli "incassi" per comprarsi da bere, in quanto alcoolizzato. Un cittadino di nazionalità marocchia, A. D. Z. le sue iniziali, 27 anni, di Santa Cecilia di Eboli, è stato tratto in arresto dai carabinieri. I militari della locale stazione (agli ordini del maresciallo Giuseppe Forcina) hanno eseguito un provvedimento restrittivo ai danni dell'uomo: al termine di elaborate indagini i carabinieri hanno scoperto che il 27enne si era reso responsabile di sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, sottrazione di minore, lesioni personali e minacce.

L'uomo infatti, in più occasioni, dopo aver costretto la propria convivente (una donna di origini albanesi) a prostituirsi sulla litoranea di Campolongo, zona costiera di Eboli, l'ha aggredita e picchiata allo scopo di farsi consegnare i soldi che la donna incassava prostituendosi. Al rifiuto della donna di continuare a subire violenze e vessazioni l'uomo ha quindi picchiato il figlio minore (intervenuto in difesa della madre) e addirittura si è allontanato con la figlia più piccola, facendo perdere le proprie tracce per alcuni giorni.

Visti gli elementi emersi dalle indagini dei carabinieri della locale stazione e della compagnia di Eboli (diretti dal capitano Alessandro Cisternino) il tribunale di Salerno ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'uomo, su richiesta della locale procura della Repubblica, diretta dal procuratore Franco Roberti.

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