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Cronaca Via delle Calabrie

Gli animalisti contro la mostra ornitologica a Salerno: la protesta

Gli animalisti: "Che il Comune non conceda più né l'autorizzazione né il patrocinio a questo genere di eventi, che nulla hanno di culturale e sono invece manifestazione di violenza dell'uomo sulle altre specie"

Si terrà fino a domenica prossima, presso il Centro Agro-Alimentare nella zona industriale, la 2^ Mostra Ornitologica città di Salerno: la cosa non è piaciuta agli animalisti. E domenica 23 ottobre, in previsione anche di uno spettacolo di falconeria, attivisti di Veg in Campania e di altre associazioni saranno presenti con un presidio ed un volantinaggio informativo.

Sebbene gli organizzatori di questa mostra dichiarino di avere tra gli obiettivi quello di ‘propagandare l’amore e la conoscenza degli uccelli e del loro habitat’, di fatto, quelli che si trovano all’interno del Centro Agro-Alimentare di Salerno, "sono migliaia di uccelli privati per sempre della libertà, comprati e venduti come merce, trasportati in scatolette poco più grandi di loro", hanno spiegato gli animalisti che, dunque, manifesteranno tutto il loro dissenso per l'iniziativa. Intanto, Alfredo Riccio della Lega per la difesa del Cane ha fatto sapere di aver inviato una copia del Regolamento Comunale Tutela Animali al Sindaco, per chiedere che venga rispettata la normativa attuale mediante controlli di Asl e Municipale. "Rifiutiamo queste fiere e questi spettacoli, perché non rispettosi del diritto alla vita ed alla libertà di ogni essere senziente; rifiutiamo la prigionia, sia essa umana che animale. Vogliamo spezzare le catene, rappresentate da quelle gabbie e da quei lacci alle zampe dei rapaci, ma anche le catene dell'ignoranza umana, della totale incapacità di guardare agli animali con empatia", ribadiscono gli attivisti di Veg in Campania. Contemporaneamente gli animalisti chiedono all'amministrazione comunale, che con la stesura di un nuovo Regolamento di Tutela degli Animali ha dimostrato maggiore sensibilità a queste tematiche, di seguire l'unica direzione in sintonia con una società che si autodefinisce civile, "ovvero di non concedere più né l'autorizzazione né il patrocinio a questo genere di eventi, che nulla hanno di culturale e sono invece manifestazione di violenza dell'uomo sulle altre specie", si legge sulla nota.

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