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Cronaca

Protesta contro il circo Medrano: sit in e volantinaggio degli animalisti

Gli attivisti delle associazioni, muniti di volantini informativi, cartelloni, megafono e striscioni, hanno provato a spiegare alle tante persone accorse per andare al circo i motivi della protesta

Un piovoso sabato di febbraio non ha scoraggiato i circa 30 attivisti che hanno presidiato il circo Medrano a Salerno. Una bella sinergia di intenti ha unito volontari di diverse associazioni, tra cui Veg in Campania, Lav Salerno e Veganch'io Cavese, uniti dallo stesso senso di giustizia, dalla stessa etica per la quale è inaccettabile, crudele ed ingiustificabile il circo che utilizza animali. Uno spettacolo di circa un'ora e mezzo, quello del circo Medrano, che probabilmente ha strappato qualche sorriso ai bambini ma che – secondo le associazioni animaliste – “costa una vita di prigionia agli animali dei circensi, una vita di catene, di sbarre, di viaggi estenuanti, di addestramenti brutali, di isolamento”.

Da tempo gli attivisti denunciano i metodi coercitivi usati per convincere un elefante ad alzarsi sulle sole zampe posteriori o per costringere una tigre a saltare sugli sgabelli o "baciare" il domatore. Ore di esercizi, ore da incubo per gli animali. Nei mesi di ottobre e novembre 2012 gli attivisti di Animal Amnesty hanno seguito il circo Medrano in diverse città, filmando le condizioni di reclusione degli animali. Il risultato delle investigazioni è racchiuso in un video che su Youtube si trova con il nome "Investigazione al circo Medrano". Secondo le associazioni le immagini dell'inchiesta, mandate in onda anche con un servizio del Tg1, “mostrano animali in condizioni di forte stress e apatia: elefanti che dondolano in maniera incessante con zampe e proboscide, un canguro che trema e si cinge continuamente il corpo in maniera compulsiva con le zampe, tigri impegnate in continue passeggiate nervose nelle gabbie strette. Gli elefanti, poi, durante lo show, venivano pungolati ripetutamente dal loro addestratore Braian Casartelli con un bastone, sulla cui estremità, ben nascosto da pennacchi, è evidente un uncino appuntito”.

Poi ricordano che “il rappresentante del circo Medrano, Albertino Casartelli, nel dicembre scorso è stato rinviato a giudizio con l'accusa di maltrattamento di animali.” E' proprio questo che gli attivisti, muniti di volantini informativi, cartelloni, megafono e striscioni, hanno provato a spiegare alle tante persone accorse per andare al circo. Hanno urlato il dolore degli animali, l'indignazione che provano di fronte alla disinformazione e alla poca empatia della nostra società, per la quale gli animali continuano a non avere voce e diritti. Molte persone si sono avvicinate, qualcuno ha cambiato i programmi per la giornata, scegliendo un divertimento più etico rispetto a quello offerto dal tendone del Medrano. Contemporaneamente gli attivisti hanno chiesto al sindaco di Salerno di rispettare il suo impegno preso in periodo di campagna elettorale: nel programma politico 2011-2016 di Vincenzo De Luca, sotto la voce "Ambiente", si legge: "Occorre vietare l'attendamento di circhi che utilizzino animali in cattività durante gli spettacoli". A quasi tre anni dalla sua rielezione, è il quarto circo che attenda in città.

Intanto a Battipaglia è nato un nucleo spontaneo di cittadini costituitosi autonomamente con un obiettivo ben preciso: opporsi all'insediamento del circo con gli animali sul suolo cittadino. "Noi pensiamo - scrivono in una nota - che gli animali selvatici siano fatti per vivere liberi, abbiano tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d'origine, non abbiano commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli. Siamo ben consci - ammettono - che il circo per molti individui è un lavoro con cui vivere, non siamo affatto ignari che un allontanamento dal luogo di lavoro comporterebbe rischio di disoccupazione". 

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