Cstp: i precari, delusi da Babbo Natale, attendono un "regalo" dalla Befana
Si è tenuto in piazza Matteo Luciani, presso la sede del Cstp, il primo dei tre presidi annunciati dal Comitato Precari Cstp: "L'unico regalo che vogliamo per L'Epifania è il nostro lavoro"
Tre presidi pacifici per sensibilizzarele Istituzioni e cittadini sulla causa dei precari del Cstp, in questo periodo festivo. Ad annunciarli, il Comitato Precari Cstp, costituito da circa 120 persone che hanno trascorso il Natale con poca speranza, e pochi sorrisi. Stamattina, dunque, in piazza Matteo Luciani, il primo presidio.
"Visto che a Babbo Natale oramai non ci crede più nessuno, il nostro Comitato , nato dall'esigenza e dall'indigenza, sta organizzando presidi pacifici al fine di reclamare il diritto al lavoro costituzionale, che ormai ci è negato da 6 mesi e che sembra resti ancora un traguardo lontano - ha spiegato il responsabile del Comitato, Ernesto Barbera - Lo spreco non siamo noi: sappiamo che alle Regioni sono giunti alcuni fondi che potrebbero essere utilizzati per ridarci lavoro. Ma questo non viene fatto perchè manca la volontà, vera ragione per cui noi e le nostre famiglie ci troviamo ora in condizioni di disagio. Non è colpa della crisi- ha ribadito Barbera - ma dell'assenza di volontà".
Manca poco, intanto al 31 dicembre, duecentoquattresimo giorno senza lavoro per i precari. Domani, quindi, ai piedi del Comune e giovedì sotto Palazzo Sant'Agostino, dalle ore 9 alle 16, i precari del Cstp saranno di nuovo in piazza, sperando di ricevere per l'Epifania le tanto agognate risposte sul loro avvenire.