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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto

Sbarcati 1050 migranti al porto di Salerno, a bordo anche il cadavere di un 30enne

Una parte verrà trasferita fuori regione. Gli altri, invece, saranno inviati a gruppi di 100 nelle altre province campane, 148 resteranno nel salernitano. Il direttore Caliulo: "Abbiamo subito prestato soccorso ad una famiglia di quattro persone, con una bambina che ha bisogno di monitoraggio costante e cure immediate"

Come annunciato nella giornata di ieri la nave “Reina Sofia”, battente bandiera spagnola, è attraccata questa mattina, intorno alle 8:45, al porto commerciale di Salerno. Agganciata in mare aperto da un rimorchiatore e scortata da due motovedette della Guardia Costiera, l’imbarcazione militare con a bordo 1050 migranti (tra i quali una persona deceduta originaria della Nuova Guinea), è giunta senza difficoltà nel porto del capoluogo dove ad attenderla c’erano forze dell’ordine, mediatori culturali, protezione civile, il settore socio-formativo delle politiche sociali diretto da Rosario Caliulo, l'assessore alle Politiche Sociali, Nino Savastano e le associazioni di volontariato. Dopo i controlli di rito, una parte dei migranti verrà trasferita fuori regione: 100 in Veneto, 100 in Lazio, 50 in Abruzzo, 100 Piemonte 100 Lombardia e 50 in Umbria. Gli altri, invece, saranno inviati a gruppi di 100 nelle altre province campane, 148 resteranno nel Salernitano. A bordo - secondo indiscrezioni - ci sarebbe un caso di sospetta meningite. La precedenza è stata data ovviamente al recupero della salma presente sulla nave. Il fratello e un amico del defunto sono stati fermati dalle forze dell'ordine per essere interrogati.

A coordinare le operazioni sulla banchina il Prefetto Salvatore Malfi, che spiega: “E' il quattordicesimo sbarco. Gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, non a caso siamo nel porto commerciale. Il mio pensiero va alla persona deceduta a bordo. Conosciamo un po' tutto, anche il barcone dal quale è venuta. La persona morta dovrebbe essere seppellita qui, tranne che subentri una famiglia che richieda la salma. La metà dei migranti resterà nelle strutture della Regione. Le altre, invece, distribuite sul territorio". Sulla eventuale presenza di scafisti a bordo il Questore Pasquale Errico non si sbilancia: “Non sappiamo se ci sono scafisti a bordo. Il livello di attenzione non è mai calato, in linea con le direttive internazionali. Non conosciamo ancora la causa del decesso della persona che si trova a bordo. Ci sono principi di umanità che ci impongono di accogliere: è un dovere morale, prima come uomini e poi come istituzioni". Un appello rivolto ai sindaci, in particolare dell'Agro Nocerino, affinchè accolgano nelle loro strutture i migranti arriva dal segretario della Cgil Anselmo Botte: "Facciano la loro parte. Accogliere è un dovere. Le strutture impegnate, fin qui da tutto il Sud, sono già tutte al collasso"

Sui disagi, inevitabili, che si vengano a creare nel porto durante gli sbarchi è intervenuto il presidente dell'Autorità Portuale Andrea Annunziata: "Se le navi restano in rada per aspettare le operazioni di sbarco, si può creare un effetto domino e non è escluso che in futuro qualche armatore decida di abbandonare Salerno. Non è un problema di Autorità unica portuale: gli sbarchi li decide il Ministero dell'Interno e noi ci adeguiamo. Noi siamo pronti ad accogliere ma se la metá viene poi smistata nelle regioni del Nord Italia, sarebbe opportuno pensare anche ad altri porti, ad esempio Genova" Alle ore 10.10 i migranti iniziano a scendere dalla nave: precedenza a donne incinte e bambini. Avviati anche i controlli sanitari da parte dei medici.

Sbarco migranti/1° settembre 2016

Sono ore di lavoro intenso per il settore socio formativo delle Politiche Sociali, guidato dal direttore Rosario Caliulo. "E' uno sbarco diverso, l'esperienza della salma a bordo non ce l'aspettavamo. Secondo le nostre informazioni, è stato trovato morto sul barcone e consegnato dai militari all'autorità portuale. Qualche minore lo abbiamo intravisto. Se l'esperienza non ci inganna, sono presenti anche in numero considerevole - così Caliulo - Ci siamo organizzati dopo la conclusione del briefing, lungo e complicato a causa dello sbarco nel porto commericiale. Abbiamo attivato i nostri meccanismi, di concerto con la Prefettura. Sono presenti i volontari del Nucleo di Protezione civile locale, 20 persone che lavorano dall'alba, dalle ore 4, con la protezione civile regionale. Sbarco delicato perchè ipochi migranti parlano inglese, francese e spagnolo, le lingue veicolari. In molti parlano un dialetto della loro terra ed è difficile anche per i mediatori culturali. Abbiamo subito prestato soccorso ad una famiglia di quattro persone, con una bambina che ha bisogno di monitoraggio costante e cure immediate. Le strutture di accoglienza al Sud sono quasi al collasso. Le polemiche, quelle sulla necessitá di ospitare o meno i migranti, sono sterili e appartengono alle singole persone. La nostra esperienza di accoglienza locale per minori e neo maggiorenni è eccezionale: la percentuale di allontanamento dalle strutture è zero, i ragazzi vanno a scuola, imparano lavori artigianali, cuciono vestiti. Salerno ha un grande cuore", ha concluso.

Emergono, intanto, ulteriori dettagli in merito alle generalitá della persona deceduta. Si tratta di un uomo, etá 30 anni, originario della Nuova Guinea. Ha provato a raggiungere l'Europa insieme a suo fratello e a un loro amico ma non ce l'ha fatta. La salma, presa in consegna dagli uomini dei Servizi Cimiteriali, è stata condotta al Cimitero di Salerno, in camera mortuaria.

Sbarco migranti 1 settembre 2016/Fotoreporter Guglielmo Gambardella

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