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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Palomonte

Rapina a mano armata in banca e sequestro di persona: blitz dei carabinieri, 4 arresti

La rapina era avvenuta a Palomonte, ai danni della Filiale locale della Banca di Credito Cooperativo di Buccino e Comuni Cilentani, lo scorso 13 agosto. Fu svuotata la cassaforte: bottino di 110mila euro

Dalle prime luci dell’alba, militari della Compagnia Carabinieri di Eboli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Salerno nei confronti di 4 indagati (3 in carcere, 1 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di “rapina a mano armata e sequestro di persona  in concorso tra loro". 

I fatti

Il blitz dei carabinieri chiude il cerchio intorno alla rapina a mano armata avvenuta a Palomonte, ai danni della Filiale locale della Banca di Credito Cooperativo di Buccino e Comuni Cilentani, lo scorso 13 agosto. La complessa e articolata attività investigativa, partita con l’acquisizione di immagini proveniente da telecamere di videosorveglianza, gli accertamenti sul luogo e dopo aver ascoltato il Direttore dell’istituto di credito, sequestrato all’interno della banca e costretto a fornire la chiave della cassaforte, è proseguita con attività di intercettazione telefonica e servizi di osservazione e controllo del  territorio. L'ingagine ha consentito di individuare i responsabili del grave delitto e il dipendente infedele e ideatore della rapina: G.W. Appena trasferito presso la filiale di Palomonte, avvalendosi della collaborazione del pregiudicato suo amico S.P., aveva infatti reclutato i due esecutori materiali: L-G e P.A. Fin dalle prime battute, la responsabilità del dipendente infedele è emersa con chiarezza: egli, infatti, non solo sapeva che quel giorno non sarebbe stato presente il collega di sportello, in ferie, ma era anche l’unico a conoscere la circostanza che proprio il 13 agosto, diversamente dal solito, in cassaforte era custodita un’ingente somma di denaro, oltre 110mila euro risultante dalla provvista necessaria all’approvvigionamento dello sportello ATM per la chiusura di Ferragosto e da un cospicuo versamento appena effettuato da un correntista. Conosceva inoltre le abitudini dei dipendenti della banca.  

Le indagini


Riscontri decisivi, a sostegno dell'ipotesi investigativa, sono poi emersi grazie all’attività tecnica, telefonica ed ambientale, attivata fin dalle prime ore dopo l’evento, la quale ha consentito di cristallizzare le conversazioni tra G.W. e S.P. incentrate sulla necessità di recuperare la propria parte del bottino, ancora trattenuto interamente dai complici. I tentativi di recupero della somma condotti dai due sono stati seguiti in tempo reale dai militari, i quali sono stati condotti sotto casa di L.G., ex compagno di cella di S.P., durante la detenzione in Sant’Angelo dei Lombardi ma anche nella Casa Circondariale di Fuorni. I carabinieri sono poi riusciti a bloccare l'altro complice, pregiudicato per reati della stessa specie ed esecutore materiale anche delle lesioni inferte al Direttore della Banca il giorno della rapina. 

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