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Cronaca

Migliaia di reperti archeologici sequestrati a Salerno tornano in Egitto

Lo scorso maggio erano stati recuperati presso l’area doganale del porto di Salerno, a seguito di un controllo su un container, da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli

Questa mattina, presso la sede del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale a Roma, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo, e del Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Fabrizio Parrulli,  ono stati restituiti al Ministero dell’Antichità della Repubblica d’Egitto, rappresentato dall’Ambasciatore, Sua Eccellenza Hesham Badr, dal professore Mohamed Ezzat ( dirigente procuratore presso il Gabinetto del Procuratore Generale egiziano), e dal professore Moustafa Waziry (segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità in Egitto,) le circa 23 mila monete in bronzo e argento antiche di varia tipologia e anche i 195 reperti archeologici di epoca compresa tra il predinastico e il periodo tolemaico, di inestimabile valore (maschere funerarie, anfore, pettorali dipinti su garza, sculture lignee, bronzi, statuette di Oshabti, coperchio di sarcofago), che erano state scavate illegalmente nel sud dell’Egitto.

La scoperta

Lo scorso maggio erano stati recuperati presso l’area doganale del porto di Salerno, a seguito di un controllo su un container, da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e della locale Soprintendenza ed erano stati posti sotto sequestro. Tutti i reperti, esaminati da consulenti italiani ed esperti provenienti dall’Egitto, sono stati giudicati originari dell’antica città di El Miniya, a 250 km a sud della capitale Il Cairo, dove, proprio, nel Febbraio 2018, il Ministro delle Antichità Egiziano ha annunciato la scoperta di un’eccezionale necropoli, contenente un complesso funerario, di oltre 1000 statue e 40 sarcofagi, verosimilmente di epoca compresa tra il 672 e il 332 a.C.

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