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Cronaca

Revoca manutenzione alle cooperative sociali: Sarno interroga il Comune di Salerno

Il penalista salernitano sulle Luci d'Artista: "Per la città è meglio affidarsi a chi svolge un servizio per 35 mila euro oppure a chi svolge lo stesso servizio per 400 mila euro?"

Sale la tensione tra il Consorzio Solidarietà Salernitano e il Comune di Salerno. Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa, a cui hanno partecipato i rappresentanti del Css insieme all’avvocato penalista Michele Sarno, il quale ha chiarito una serie di aspetti legati ai recenti provvedimenti assunti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, che hanno portato il Consorzio a ricorrere al Tar di Salerno, dopo la revoca di alcuni affidamenti di lotti di manutenzione. 

La battaglia di Sarno 

Il Consorzio è composto da cooperative sociali di tipo “B”, che si occupano di servizio pubblici, gestione del verde pubblico, controllo dei parchi e manutenzione delle strade ed aree pubbliche.  “Il consigliere comunale, nella sua veste istituzionale, fa il suo dovere. Se ritiene che ci siano delle irregolarità giustamente le porta all’attenzione. Ma noi non vogliamo difenderci dal processo ma nel processo. Va riequilibrata - ha spiegato l’avvocato Sarno - l’immagine delle cooperative sociali che sono state e sono una risorsa per la nostra amministrazione. Allora a qualche consigliere comunale diciamo di fare tutte le denunce che ritiene, ma parlino anche di come tali cooperative hanno portato ricchezza nella nostra comunità”. Poi il penalista salernitano fa un esempio: “Per le Luci d’Artista, le cooperative sociali percepivano 35mila euro per svolgere le loro attività, un prezzo vantaggiosissimo e straordinario. Quando, invece, sono state accantonate, per quello che mi risulta - ma sono pronto anche a rivedere il mio credo sulla base di una documentazione - qualcun altro successivamente ha effettuato lo stesso lavoro per 400 mila euro. E allora, al netto di tutte le polemiche, faccio una considerazione da cittadino e da persona che è stata anche un amministratore: per la città di Salerno è meglio affidarsi a chi svolge un servizio per 35 mila euro oppure a chi svolge lo stesso servizio per 400 mila euro? Per questo mi sento di fare un applauso alle cooperative sociali per tutto ciò che hanno fatto. E oggi che viviamo questa difficoltà, in un sistema in cui giustamente la magistratura fa il suo corso – però parliamo di un procedimento a piede libero dove non sono intervenute ordinanze – un altro quesito che mi pongo è: per quale motivo le cooperative sociali vengono estromesse laddove qualche anno fa rispetto a situazioni analoghe, che hanno colpito altre società partecipate addirittura con degli arresti, non c’è stata la revoca degli incarichi? Sono domande legittime, pertinenti, rispetto alle quali aspettiamo una risposta” ha concluso Sarno. 

 

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