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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Camerota

Amianto e rifiuti abbandonati in un'area protetta a Camerota: allarme del Wwf

L'attivista Paolo Abbate ha inviato un esposto al Prefetto di Salerno, al presidente e al direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, al sindaco di Camerota, al Cta di Vallo Lucania e per conoscenza alla Procura competente

Materiale in amianto e altri rifiuti considerati pericolosi giacciono da diverso tempo in un’area protetta del comune di Camerota. A denunciarne la presenza è l’attivista del Wwf Campania Paolo Abbate, che ha deciso di scrivere al Prefetto di Salerno, al presidente e al direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, al sindaco di Camerota, al Cta di Vallo Lucania e per conoscenza alla Procura competente per chiedere un loro immediato intervento. “Segnalati varie volte e in periodi non recenti i rifiuti pericolosi - denuncia Abbate - non sono stati mai rimossi, probabilmente perché abbandonati in luoghi non visibili alle persone che transitano sulla via Mingardina per recarsi nelle località rinomate di Marina di Camerota e Palinuro”.

Le aree finite nel mirino sono: il km 5 della litoranea della Cala del Cefalo, dove si trovano lastre di amianto ben nascoste sotto la rupe e coperte da uno strato di canne; il viadotto della Mingardina sotto il quale vi sono sacchi di plastica nera contenenti amianto; materiale in amianto situato in località Sant’Iconio, precisamente nella scarpata della strada che conduce al serbatoio d’acqua; materiali vari pericolosi nella macchia mediterranea al km 2, 7 della Mingardina. Considerati i rischi che il materiale contenete amianto provocano alla salute umana ed agli ecosistemi naturali, l’attivista Wwf invita le autorità a “verificare quanto segnalato e a provvedere con urgenza al ripristino originario dei luoghi contaminati”.

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