Rifiuti, sequestrato un impianto a Polla

Sigilli ad un'area aziendale esterna e a due apparecchiature industriali utilizzate da un centro di raccolta, recupero e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non a Polla, nel vallo di Diano. Nel corso di un controllo eseguito dai carabinieri del NOE del comando provinciale di Salerno (agli ordini del capitano Giuseppe Ambrosone) si è scoperto che presso il centro veniva effettuato il trattamento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi come ferro, alluminio e imballaggi di metallo ed erano state installate nuove apparecchiature per il recupero dei rifiuti.

Il tutto però in assenza di autorizzazione. Nello specifico l’autorizzazione rilasciata a favore della società è risultata essere limitata alle operazioni di conferimento di carcasse di autoveicoli fuori uso di cui al codice CER 160104 e di ulteriori rifiuti connessi al trattamento dei veicoli fuori uso, diversi, però, da quelli il cui conferimento è stato accertato dai militari, ossia ferro (codice CER 170405), alluminio (codice CER 170402)  ed imballaggi di metallo (codice CER 150104), quindi diversi da quelli oggetto di autorizzazione.

I militari, su disposizione dei giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Sala Consilina Antonio Tarallo, hanno posto sotto sequestro preventivo una superficie aziendale di circa 10mila metri quadrati nonché di due apparecchiature industriali, nello specifico di una cesoia meccanica ed un mulino granulatore a servizio del centro di raccolta, recupero e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non. Il legale rappresentante della è stato denunciato all'autorità giudiziaria per diverse violazioni al Codice dell'Ambiente. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Carlo Rinaldi della sezione reati ambientali della procura della Repubblica di Sala Consilina, diretta dal procuratore capo Amato Barile.