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Cronaca

Rifiuti interrati in piazza della Libertà: 17 rinviati a giudizio, nei guai Esa e Meca

Come svela Il Corriere del Mezzogiorno, a processo andranno, tra gli altri, Gilberto Belcore di Nocera Inferiore (Esa costruzioniI), Paolo Baia(direttore lavori piazza della Libertà), Mario Califano (imprenditore), Giuseppe Celentano (imprenditore)

Sotto piazza della Libertà ci sarebbero circa tremila metri di materiale di risulta provenienti dalla demolizione del pastificio Amato che sarebbero finite, in parte, in discariche abusive. Per i reati di smaltimento illecito collegati a questa operazione, il giudice dell'udienza preliminare Donatella Mancini ha rinviato a giudizio 17 persone e due società, quali la Esa costruzioni e la Meca srl.

Come svela Il Corriere del Mezzogiorno, a processo andranno Gilberto Belcore di Nocera Inferiore (Esa costruzioniI), Paolo Baia(direttore lavori piazza della Libertà), Mario Califano (imprenditore), Giuseppe Celentano (imprenditore), Luigi Celentano (imprenditore), Sergio Delle Femine (direttore lavori nel cantiere del pastificio Amato), Armando Esposito (Esa costruzioni), Enrico Esposito (Esa costruzioni), Antonella Iannone (Meca srl), Pietro Marchesano (Alpi srl, gestore di una cava a Montecorvino Pugliano), Franco Marrazzo (Gepa costruzioni), Alberto Picentino (Alpi srl), Bruno Picentino (Sarno costruzioni) Antonio Ragusa (funzionario del Comune di Salerno), Candida Sansone (Sarno costruzioni), Salvatore Costantino (operaio e autista Euro Beton), Nicola Giuseppe Grimaldi (responsabile di cantiere). Questi ultimi dovranno rispondere di smaltimento illecito solo per lo sversamento sul suolo delle acque di lavaggio delle betoniere. Il processo avrà inizio a maggio.

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