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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro / Lungomare Trieste

Rifiuti interrati in Piazza della Libertà: i pm chiedono nove condanne

L’accusa è di aver seppellito materiale di risulta, proveniente dai resti della struttura che ospitava il pastificio Amato, in via Picenza a Mariconda, sotto il cantiere del lungomare di Salerno. Linea dura della Procura

L’accusa è di aver seppellito cumuli di rifiuti provenienti dai resti della struttura che ospitava il pastificio Amato, in via Picenza a Mariconda, sotto il cantiere della nascente Piazza della Libertà. Per questo ieri la Procura di Salerno ha chiesto una serie di condanne per diversi imputati finiti sotto il mirino della magistratura nel 2010, ossia da quando un maresciallo del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri notò dei camion carichi di scarti edili attraversare la città e chiese di poterne verificare il percorso.

In particolare, i pubblici ministeri Guglielmo Valenti e Mariacarmela Polito hanno chiesto di condannare a 1 anno e 10 mesi di reclusione Gilberto Belcore di Nocera Inferiore (Esa costruzioni), a 2 anni Paolo Baia di Genova (direttore dei lavori di piazza della Libertà), a 2 anni Sergio Delle Femine di Salerno (direttore dei lavori nel cantiere dell’ex pastificio Amato), a 2 anni Armando ed Enrico Esposito di Nocera Inferiore (Esa costruzioni), a 1 anno Antonella Iannone di Salerno (Meca srl, gestoredi una cava a Pellezzano), a 1 anno e 6 mesi Antonio Ragusa di Salerno (tecnico comunale), a 1 anno Mario Califano di Sarno.

Non solo, ma dai due pm sono arrivate anche le richieste di pena pecuniaria per la Esa Costruzioni (circa 103mila euro) e Meca srl (circa 80mila euro). Inoltre, i magistrati hanno chiesto che venga applicata una multa di 4mila euro a Nicola Grimaldi. Durante la prossima udienza toccherà agli avvocati della difesa pronunciare le loro arringhe.

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