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Cronaca Serre

Rifiuti dalla Tunisia a Persano, parte la battaglia contro la Regione: "Se ne devono andare"

Esplode la polemica politica e istituzionale contro l'arrivo di 213 container della "Sra" di Polla che sbarcheranno il 22 febbraio nel porto di Salerno. per poi essere condotti nell'area dell'Esercito

Inizia la battaglia del comune di Serre contro l’arrivo dei container dei rifiuti che la Tunisia ha respinto, rimandandoli al mittente e che la Regione Campania, guidata dal governatore De Luca, ha deciso di stoccare nell’area militare di Persano. Esplode la polemica politica e istituzionale contro l'arrivo di ben 213 container della "Sra" di Polla che sbarcheranno il 22 febbraio nel porto di Salerno, per poi essere condotti nell'area dell'Esercito. Oggi è atteso il primo sopralluogo. 

Lo sfogo del sindaco

E’ amareggiato e arrabbiato il primo cittadino Franco Mennella che, in un video sui social, attacca l’amministrazione regionale di centrosinistra: “Si tratta di una vera e propria azione di scorrettezza istituzionale poiché questa decisione è stata assunta all’insaputa del Comune. Io l’ho saputo leggendo il giornale. Siamo stufi di questa arroganza che le varie amministrazioni regionali hanno dimostrato nei confronti del Comune di Serre che ha già pagato in tema di rifiuti”. Nei prossimi giorni sarà convocato un consiglio comunale monotematico sulla questione. “Ci opporremo con tutte le nostre forze. Siamo pronti anche ad andare in tribunale. Se ne devono andare: basta rifiuti a Serre e nella Piana del Sele”. La battaglia annunciata da Mennea vedrà come protagonisti non solo gli abitanti delle comunità locali ma anche altri sindaci. 

Le altre reazioni 

Molto critico il senatore Antonio Iannone, componente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e commissario regionale di Fratelli d’Italia:  "La notizia che De Luca abbia individuato ancora una volta la Piana del Sele quale territorio dove portare rifiuti, conferma che considera questa terra l’immondezzaio della Regione. La vicenda giudiziaria già rappresenta un'enorme vergogna per la Regione, che la dice lunga su quello che è il sistema dei rifiuti in Campania. Pensare ora di portare questo oscuro carico in quell’area della Regione è un crimine politico. La Piana del Sele ha già pagato un prezzo elevatissimo con la presenza concentrata di discariche, lo Stir, tanti impianti di trattamento privati ed i roghi. I cittadini e le imprese di agrotipicità, apprezzate in tutto il mondo, non si spiegano il perché di questo accanimento. Per Fratelli d’Italia scelta più infelice non poteva esserci".

Intanto, questa mattina, il Consigliere Provinciale di Fratelli d’Italia Sonia Alfano ha protocollato un'interrogazione al Presidente della Provincia Michele Strianese sulla questione dei rifiuti provenienti dalla Tunisia. “E’ necessario sapere perché sia stata scelta la località di persano e se nel considerare tale decisione sono stati interrogati gli amministratori locali della zona. La vicenda – spiega il capogruppo provinciale del partito della Meloni – per com'è stata gestita, è molto oscura: non è possibile adesso che paghino i cittadini della Piana del Sele che sono già stati martoriati dalla presenza dello Stir di Battipaglia ed altri siti di rifiuti. Spero che il presidente della Provincia risponda al più presto alla mia interrogazione”.

 Il sindaco di Eboli Mario Conte a gamba tesa: “Nessun container di rifiuti nella Piana del Sele. Neppure uno, figuriamoci 33, o peggio 212. Questo territorio è unito nel respingere fermamente una decisione frutto di una pessima gestione passata sul tema dei rifiuti. La Regione Campania ci ha assicurato che intende cambiare registro e dunque è il momento di dimostrarlo. Stiamo facendo un sforzo enorme per rilanciare la vocazione agricola e turistica del territorio lungo il corso del Sele e non possiamo permetterci ulteriori carichi di immondizia. Questa volta le popolazioni della Piana del Sele saranno unite nel dire di no. Si trovi una collocazione il più possibile vicina alla destinazione finale, che è la distruzione nell’impianto di Acerra, cosicché lo smaltimento possa avvenire in tempi brevi. Siamo fiduciosi in un ripensamento che eviti tensioni nei territori”. 

“La logica in politica è una brutta bestia. Il vicepresidente della Regione Campania, on. Bonavitacola, spieghi il perché, quei containers non verranno stoccati in un sito più vicino ad un inceneritore.Si capisce bene che il piede di guerra e le barricate alzate dall’ amministrazione di Battipaglia, ha dato un effetto che nella pratica è un palliativo”. Lo scrive il segretario provinciale di Cambiamo -Coraggio Italia Salerno Luigi Cerruti: “Noi chiediamo con forza che i Comuni confinanti e lo stesso Sindaco di Serre, organizzino un blocco stradale, affinché si impedisca questo mercato della spazzatura, avanti ed indietro per la Piana del Sele.
Il Partito Democratico Salernitano eviti di fare demagogia e scenda piuttosto a fianco della comunità della Piana del Sele fattivamente. Il sindaco di Eboli, Mario Conte ha analizzato perfettamente la situazione facendosi carico di una paura che è quasi certezza visti i precedenti.
Non è possibile che in una riserva naturale o a ridosso, vengano fatti stazionare rifiuti di qualsiasi genere nemmeno per un minuto soltanto. Certamente bisogna trovare una soluzione diversa, da Persano”.

Interviene anche il consigliere salernitano di Forza Italia Roberto Celano: “La scelta della Piana del Sele ed in particolare di Serre per lo stoccaggio di ben 213 containers di rifiuti di rientro dalla Tunisia è assolutamente inaccettabile. Ancora una volta De Luca e l'amministrazione regionale, approvando lo schema di Accordo con la Provincia di Salerno e l’Ente d’ambito per il ciclo dei rifiuti in provincia di Salerno, "decidono" che Serre debba essere la pattumiera della Campania. Difficile far credere che i rifiuti tunisini saranno stoccati a Persano per un periodo strettamente necessario alle operazioni di analisi, in vista del loro trasferimento presso impianti di trattamento finale fuori regione. Le esperienze pregresse e la storia dicono purtroppo ben altro. Serre ha già "servito" l'intera regione con la discarica di Macchia Soprana e con lo stoccaggio di ecoballe a Persano. La comunità non può ancora "pagare" incapacità e spregiudicatezze di amministrazioni incapaci e vergognose”. 

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