Minore costretta a prostituirsi, assolto giovane di Roccapiemonte
Cadono le accuse nei confronti del 34enne che frequentava la ragazzina. Confermata la condanna, in Appello, per la madre della vittima e il piastrellista
Era accusato di “sfruttamento della prostituzione” nei confronti di una minore. Ma un trentaquattrenne di Roccapiemonte è stato assolto, ieri, dal tribunale di Salerno.
Il processo
La storia drammatica, che risale agli anni 2015-2016, riguarda una ragazzina di appena 13 anni, che sarebbe stata “venduta” dalla propria madre in cambio di soldi e sigarette. All’epoca la giovane frequentava la scuola media del paese e l’uomo in questione la frequentava spesso. E’ stato condannato, in Appello, a 3 anni e 6 mesi di reclusione, invece, un piastrellista 42enne, residente sempre a Roccapiemonte, il quale è considerato uno degli uomini che, in alcune baracche della zona, con la complicità della madre, avrebbe abusato sessualmente della 13enne. Si tratta di un rumeno, che lavora presso un imprenditore della zona e che è stato anche interdetto dai pubblici uffici e da quelli attinenti alla tutela, curatela e all’amministrazione di sostegno. La madre della ragazzina, infine, è stata condannata in appello a 7 anni di carcere, mentre l’imprenditore edile deve scontare 9 anni e 4 mesi di reclusione.