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Cronaca Roccapiemonte

Roccapiemonte, "spese di giustizia compensate": assoluzione bis per il giudice

Respinto il ricorso della Procura, dopo l'assoluzione in primo grado, per abuso d'ufficio nei riguardi del giudice Mario Pagano, un giudice di Pace a Nocera Inferiore ed un ex consigliere comunale di Rocca. Erano stati assolti già in primo grado

Sono stati assolti anche in Appello, dopo il rigetto di un ricorso presentato dalla Procura di Napoli ed un primo proscioglimento in sede di rito abbreviato al termine dell’udienza preliminare dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso, il giudice rocchese Mario Pagano, della sezione civile del Tribunale di Salerno. Prosciolto anche il Giudice di Pace Davide Palladino nelle sue funzioni di giudice di pace al Tribunale di Nocera Inferiore, l’ex consigliere comunale Gerarda Torino e l’avvocato Michele Torino.

La storia

La vicenda processuale, trattata dalla Corte d’Appello di Napoli che ha ribadito l’assoluzione del primo grado di giudizio, riguardava una causa civile decisa il 30 settembre 2015 con sentenza depositata il successivo 2 ottobre, alla quale erano interessati i Torino per violazione del dovere di imparzialità cui sono tenuti per legge gli organi di giurisdizione ordinaria. Stando alle accuse, «procurando ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nella compensazione delle spese di giudizio». Nessun elemento di prova fu trovato in primo grado, con l'assoluzione perchè il fatto non sussiste per tutti e quattro. I quattro imputati assolti dalle contestate accuse sono difesi dagli avvocati Giuseppe BuongiornoAgostino De CaroDomenico Ciruzzi e Claudio Botti. Il procedimento era nato, sotto forma di stralcio, da un'inchiesta concentrata su di un presunto sistema, con le accuse di corruzione in atti giudiziari e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, con la Procura di Napoli a ricostruire favoritismi di ditte in cause legali. Al centro di quella stessa indagine c'era proprio il giudice Pagano, accusato dai pm napoletani di aver garantito «esito favorevole nelle cause civili in cui erano coinvolti imprenditori ai quali era legato da consolidati rapporti di amicizia», dispensando favori in cambio di regalie costose e somme di denaro girate alla Polisportiva Rocchese, di cui era responsabile diretto e tramite familiari. Nel procedimento era stato coinvolto e poi prosciolto in fase di udienza preliminare anche il fratello, Carmine Pagano, sindaco di Roccapiemonte. Il processo è attualmente in corso al tribunale di Napoli. 

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